Ven 27 Dic 2024
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GKN, Giani: “Con Consorzio obbligatori concorsi pubblici, a berve azione ‘molto concreta’ della Regione”

‘Coi lavoratori ex GKN abbiamo approfondito gli ammortizzatori sociali’ ha dichiarato il presidente della giunta Regionale Eugenio Giani. “Non è che i 142” dipendenti Qf “possono pensare di entrare ipso iure nell’ente pubblico consorzio, devono fare un concorso, e come loro lo possono fare tutti coloro che vivono e hanno i titoli nella Repubblica Italiana

“Ho ricevuto le Rsu  ex GKN che hanno prospettato la legge, osservando che l’ente pubblico, quando poi viene costituito, per assumere deve fare i concorsi pubblici: questo dice la legge dello Stato italiano, e quindi non è che i 142″ dipendenti Qf “possono pensare di entrare ipso iure nell’ente pubblico consorzio, devono fare un concorso, e come loro lo possono fare tutti coloro che vivono e hanno i titoli nella Repubblica Italiana”.  Lo ha detto il presidente della Giunta Regionale Toscana Eugenio Giani in merito alla legge sui Consorzi industriali.

Giani ha poi rivelato che nelle prossime ore sarĂ  annunciata “un’azione molto concreta da parte della Regione Toscana” per i lavoratori della ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze),  ricordando di aver incontrato “sia le Rsu, sia gli altri dipendenti che avevano mandato una lettera: ho parlato anche con loro, abbiamo approfondito quali sono gli ammortizzatori sociali fondamentali che dĂ  lo Stato, e quello che noi stiamo studiando come Regione”.

Riguardo alla proposta legge sui consorzi pubblici, promossa dagli operai e approdata in Consiglio regionale, inoltre, Giani ha sottolineato che, “nel testo di legge si prevede che questo ente pubblico consorzio diventi titolare di esproprio di area produttiva: anche qui, non è che con legge regionale si possa derogare a quelle nazionali, ed espropriare un’azienda, una realtĂ  che ha una titolaritĂ  che si chiama Qf. Quindi è evidente che ci sono dei punti che possono essere risolti, secondo me con leggi nazionali, e ho giĂ  la disponibilitĂ  dei parlamentari”.

Nell’immediato, per Giani, “bisognerĂ  trovare una soluzione: ritengo debba essere fatto nel luogo proprio, ovvero la commissione consiliare.