Firenze, al di la del consueto balletto dei numeri, dai 12.000 della questura, ai 15.000 dell’Ansa, ai 25.000 di Repubblica Firenze e ai 40.000 degli organizzatori, la manifestazione per la Gkn di sabato 18 settembre 2021, ha prodotto un corteo, per le strade del capoluogo toscano, con una partecipazione di massa che non si vedeva da tempo.
Il corteo è partito dalla Fortezza da Basso intorno alle 15:30 con in testa lo striscione “Insorgiamo“, portato dai lavoratori della Gkn, ed era gestito da un attento servizio d’ordine composto dai lavoratori stessi, quasi assenti, almeno palesemente, le forze dell’ordine che in piccoli gruppi, sparpagliati per la città si sono limitati ad osservare a distanza la manifestazione.
In podcast l’intervista al segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni a cura di Gimmy Tranquillo
Il corteo è quindi entrato nel centro storico passando da piazza Indipendenza, piazza San Marco e piazza Santissima Annunziata, dove è stato fatto uno stop durante il quale è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare l’operaio morto sotto un rullo moquette sabato mattina, in una ditta proprio a Campi Bisenzio, vicino allo stabilimento della Gkn dove sono avvenuti i licenziamenti.
Dopo aver attraversato Piazza D’Azeglio il corteo ha raggiunto i viali, attraversato l’Arno e si è inerpicato su per il viale Michelangelo fino al ‘Piazale’ dove i manifestanti sono arrivati verso l3 19:30 e dove è terminata la lunga manifestazione.
Nonostante gli annunci di supporto arrivati nelle scorse settimane, al corteo non si sono visti molti politici o amministratori pubblici, c’era però Francesca Re David segretaria generale della Fiom: “I lavoratori della Gkn hanno convocato questa manifestazione a cui hanno risposto aziende metalmeccaniche in crisi e vari gruppi politici e sociali che pensano che ci voglia un cambiamento in questo Paese – ha detto la segretaria Re David – Hanno convocato una manifestazione e la Fiom naturalmente è presente e la sostiene, stiamo facendo con loro la vertenza. Allo stato attuale noi respingiamo la richiesta che l’azienda fa di cassa integrazione per cessazione. La Gkn è un’azienda che va bene che ha commesse, è un’operazione finanziaria dettata da un fondo”.
Alla manifestazione era presente anche il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni:
“Se non ora quando – ha detto Fratoianni commentando la presenza di decine di migliaia di persone alla manifestazione organizzata dai lavoratori della Gkn – Siamo dentro la più grande crisi degli ultimi decenni, dentro questa crisi come sempre, si allargano le diseguaglianze, si riducono i diritti, si impoverisce la maggioranza dei cittadini e si arricchisce sempre più una piccola minoranza”.
“In tutto questo sul lavoro si scarica una tempesta è una tempesta nel racconto pubblico, la destra si scatena contro il lavoro, pensateci, se la prendono corrente ‘che è uno spreco’, quando si aiuta chi non ce la fa si sprecano i soldi, quando si danno miliardi alle imprese sono investimenti utili alla competitività del paese. Le imprese arrivano prendono e scappano, e derubano territori, vite, futuro. Insomma, meno male che c’è”.
La frammentazione della sinistra è incredibile nel corteo ci sono bandiere con la con la falce e martello di almeno sei fogge diverse.
“Si, questa è una storia lunga, diciamo, non è una novità ecco. Se era tanto che non si vedeva una grande manifestazione, è tanto che si vede questo quadro, però io penso che alla fine sia arrivato il momento di occuparsi meno della sorte della sinistra, dell’unità della sinistra, si è discusso tantissimo di come fare l’unità, mi pare più interessante se la sinistra in tutte le sue forme è unita attorno a degli obiettivi e ricomincia a parlare di cose che non siano se stessa. Noi facciamo questo in questi giorni in tutta Italia raccogliamo le firme per una proposta di legge sulla patrimoniale e siamo in piazza con lavoratori della Gkn. Io penso cha la sinistra ha un senso se si occupa di questo”.