Ieri nella fabbrica ‘occupata’ di Campi Bisenzio l’assemblea con i giuristi per cominciare a porre le basi per la nuova normativa. L’iniziativa nasce all’indomani della bozza del decreto legge anti delocalizzazioni che porta le firme del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e della viceministra del Mise,Alessandra Todde.
Il timore è che ancora una volta le decisioni siano prese non ‘con’ i lavoratori ma ‘sui’ lavoratori. per questo l’assemblea permanete degli operai della GKN, all’indomani della bozza del decreto legge anti delocalizzazioni (che interessa le aziende non in crisi che decidono di andare via e licenziare tutti) che porta le firme del ministro del Lavoro, Andrea Orlando del Partito Democratico, e della viceministra del Mise, la grillina Alessandra Todde, hanno sin da subito espresso dubbi sulla norma che si sta scrivendo.
Il parere generale è quello di promuovere l’impianto complessivo della proposta di legge, per quello che riguarda gli obblighi e gli adempimenti del datore di lavoro. le contestazioni riguardano gli strumenti attuativi e l’apparato sanzionatorio. in pratica si teme la solita legge-bandiera prova di effetti pratici, se non addirittura controproducente.
A fronte infatti della finalità di ‘salvaguardia del tessuto occupazionale e produttivo’, la bozza del decreto legge parla solo di sanzioni economiche. Secondo il giurista Piergiovanni Alleva, ex consigliere Cnel e componente di diverse commissioni ministeriali, citato da la Nazione, “partendo dal presupposto che chi vuole disinvestire deve prendersi una responsabilità sociale, la bozza del decreto legge prevede un piano di «disinvestimento» e un periodo di preavvviso così da iniziare la ricerca di un nuovo compratore. Se questo piano non viene attuato dall’azienda che se ne vuole andare, allora i licenziamenti devono diventare inefficaci”.
Secondo Alleva si deve anche provare la strada di un commissariamento dell’azienda per il tempo necessario a realizzare il piano.
C’è poi il problema delle soglie di applicabilità che la legge pone ad almeno 250 dipendenti. “La soglia va tolta” dicono i giuristi che hanno partecipato all’assemblea.
Intanto domani alla GKN il concerto in solidarietà della vertenza con ,tra gli altri, la Banda Bassotti
Intervista con Michele Di Paola della GKN