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Gkn: sindacati disertano incontro con azienda, “Unico tavolo è istituzionale”

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Foto Controradio

Gkn: i sindacati oggi diserteranno l’incontro con i vertici di Gkn. L’annuncio al termine del tavolo di crisi convocato dal Mise a Firenze per lo stabilimento di Campi Bisenzio. Intervista a Flavia Capilli, segretaria Fim-Cisl Firenze-Prato.

L’azienda “chiamata dal governo in Prefettura” non era in presenza. “Ci hanno chiesto addirittura di andare domani in un albergo per l’incontro sindacale sulla procedura di licenziamento. Gli abbiamo detto che per noi uno sgabuzzino delle istituzioni del Paese vale molto di più dei loro fottutissimi alberghi. E pertanto i sindacati oggi non vanno all’incontro”. Oltre a questo, aggiungono dal sindacato dei metalmeccanici della Cgil, “abbiamo chiesto e ottenuto dalla Prefettura e del ministero dello Sviluppo economico una riconvocazione del tavolo di confronto, in cui non ci sia un avvocato ma la proprietà del fondo per discutete davvero”.

“Nel confronto convocato dal Ministero dello Sviluppo economico in prefettura a Firenze la delegazione aziendale non aveva mandato a negoziare ed ha ribadito la volontà del fondo Melrose di procedere con il licenziamento di tutti i lavoratori nonostante la richiesta unanime dei sindacati e di tutte le istituzioni di ritirare la procedura per permettere l’apertura di un confronto vero e non sotto ricatto, per garantire l’occupazione e la continuità produttiva”. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil di Firenze e Prato dopo l’incontro che si è tenuto presso la Prefettura di Firenze alla presenza della Viceministra Todde, delle Organizzazioni sindacali, degli Enti locali e della Direzione aziendale, l’unica a partecipare in videoconferenza.

“La delegazione Fiom-Cgil ha dato tutti gli elementi di merito per dimostrare che la GKN di Firenze non è in crisi. Non ci sono problemi di commesse, capacità produttiva e competenze, quindi la scelta del fondo è solo di carattere speculativo e di delocalizzazione. Non possiamo parlare di crisi, ma di una precisa scelta di licenziare i lavoratori subito dopo la fine del blocco dei licenziamenti, irrispettosi dell’intesa raggiunta da Cgil-Cisl-Uil e Confindustria con il Governo a non licenziare senza prima aver utilizzato tutti gli strumenti messi a disposizione, privando un territorio di tanti posti di lavoro diretti e di tutti coloro che lavorano nella filiera dell’indotto”.

“È ora- aggiunge la Fiom- che la Presidenza del consiglio convochi il tavolo con i ministeri competenti per il ritiro dei licenziamenti e si apra conseguentemente un confronto che garantisca l’occupazione e si riprenda a lavorare, per contrattare in modo costruttivo per trovare soluzioni condivise. La delegazione aziendale ha reagito con arroganza chiedendo ai sindacati di tenere un tavolo domani senza le istituzioni. È un atto di violenza ulteriore dopo quello perpetrato ai danni dei lavoratori. I sindacati hanno risposto insieme che il confronto deve continuare al tavolo convocato dalle istituzioni, pertanto domani non saremo presenti all’incontro. L’Italia non si può vedere cancellata capacità industriale e competenze dei lavoratori. Il management della GKN minaccia le lavoratrici, i lavoratori, i sindacati e l’intera comunità che si è mobilitata intorno a questa vertenza, quello stesso management aziendale che non ha accettato il confronto più volte richiesto dai delegati in fabbrica per capire come intervenire per migliorare le inefficienze di gestione del management stesso”. “La vicinanza ai lavoratori della GKN non è solo a Firenze dove il 19 si terrà uno sciopero con manifestazione, ma di tutto il settore automotive e dei metalmeccanici in tutta Italia che il settore automotive e dei metalmeccanici in tutta Italia che nei prossimi giorni terrà iniziative in sostegno alla mobilitazione dei lavoratori Gkn e di tutti i lavoratori che rischiano i licenziamenti come Gianetti ruote e Whirpool. È un precedente che deve essere fermato, quello messo in atto dalla GKN, con la solidarietà delle lavoratrici e lavoratori e l’unita con le istituzioni per l’occupazione e la ripresa immediata del lavoro”, conclude la nota.

“Nessuna realta’ aziendale radicata nel luogo dove opera, con una situazione di disponibilita’ di ammortizzatori, agisce spegnendo gli impianti e cancellando con un click le condizioni lavorative, sociali ed economiche di lavoratori che hanno dato tanto a questa impresa. La GKN ha sbagliato tutto. Ci si e’ soffermati sul metodo di comunicazione o se l’azienda sta rispettando la legge o le procedure. Ma cio’ che e’ totalmente ingiusto, sbagliato e inaccettabile e’ il merito della scelta aziendale, nel rapporto con i lavoratori, con i rappresentanti sindacali, con le organizzazioni sindacali e col territorio”. Lo affermano in una nota congiunta il Segretario confederale della Cisl, Giorgio Graziani ed il Segretario nazionale Fim-Cisl, Ferdinando Uliano.

“Nel settore automotive sono molte le situazioni critiche e ben piu’ gravi di quelle criticita’ descritte dai dirigenti di Gkn ma non sono queste la modalita’ che vengono utilizzate per affrontare le difficolta’. E’ inaccettabile – proseguono i due sindacalisti – approcciarsi al primo incontro e dopo aver licenziato oltre 422 lavoratori, comunicando in maniera arrogante alle organizzazioni sindacali e alle istituzioni (da quelle locali a quelle massime del nostro governo) che i licenziamenti sono irreversibili e irrevocabili con l’unica disponibilita’ sul tavolo, ancora piu’ offensiva – di concedere l’elemosina di qualche euro per i lavoratori”.

 

 

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