Ven 27 Dic 2024
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ToscanaEconomiaGKN, sindacati pensano a sciopero generale

GKN, sindacati pensano a sciopero generale

Lo sciopero coinvolgerebbe tutte le categorie del terrotorio fiorentino, Domani sono previsti incontri con le rsu dello stabilimento GKN e tra i vari sindacati  e lo sciopero potrebbe essere indetto a stretto giro

Un’iniziativa forte, cui raramente si è fatto ricorso, che sia al livello della sfida lanciata dalla proprietĂ  della GKN: I sindacati stanno pensando ad uno sciopero generale in provincia di Firenze, coinvolgendo anche tutte le altre categorie oltre ai metalmeccanici, in risposta ai 422 licenziamenti improvvisi alla Gkn di Campi Bisenzio (Firenze).

E’ l’iniziativa alla quale stanno lavorando Fiom, Fim e Uilm di Firenze insieme a Cgil, Cisl e Uil. Domani sono previsti incontri con le rsu dello stabilimento e tra i vari sindacati in questa direzione e lo sciopero potrebbe essere indetto a stretto giro. Non è anche escluso che, prossimamente, il perimetro possa essere allargato anche a livello regionale, viste le molte vertenze e crisi aperte in varie parti della Toscana.

A Campi Bisenzio prosegue intanto il presidio permanente dei lavoratori davanti ai cancelli della fabbrica GKN, anche per scongiurare la possibilitĂ  che dallo stabilimento vengano portati via dei macchinari.

Proseguono anche ad arrivare gli attestati di vicinanza e di solidarietĂ  dal mondo politico, delle istituzioni e della societĂ  civile. “Non consentiremo alla GKN di andarsene lasciando sulla strada 422 lavoratori – dice il segretario della Fiom Cgil fiorentina Daniele Calosi -. Chiediamo un tavolo urgente al Mise, viste anche le dichiarazioni e le prese di posizione delle forze politiche e del ministro del Lavoro Andrea Orlando, con la presenza dell’azienda. A Gkn chiederemo il ritiro della procedura di licenziamento collettivo perchĂ© non c’è logica in tutto questo. Questa azienda sta bene, è in salute e produce e questa chiusura è solo per delocalizzare la produzione”.

Da domani i lavoratori saranno collettivamente in ferie per una settimana, una procedura, osserva ancora Calosi, “che secondo noi non è corretta e la contesteremo in sede legale”. A).