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GKN: staffetta sindaci città metropolitana davanti a cancelli contro licenziamenti

GKN

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Sulla Gkn interviene anche il  card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, che dice: ” trovare soluzione ai 422 licenziamenti”

“L’annuncio dei licenziamenti alla Gkn crea una grande preoccupazione per i lavoratori, per le loro famiglie, per l’intera comunità di Campi Bisenzio, e per il territorio fiorentino. Il pensiero e la preghiera del vescovo e della diocesi vanno a chi oggi teme improvvisamente di perdere il proprio posto di lavoro. Oltre ad esprimere la vicinanza, auspico che con l’impegno di tutte le parti interessate e delle istituzioni si possa aprire un dialogo e trovare una soluzione che metta al centro le persone, la dignità del lavoro, il bene comune”. Lo afferma l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, sui 422 licenziamenti con effetto immediato comunicati dall’azienda ai dipendenti della Gkn Driveline, la fabbrica di componentistica automotive (semiassi e trasmissioni) di cui la proprietà inglese ha annunciato la chiusura.

E’ stato invece  il sindaco di Scandicci (Firenze), Sandro Fallani, ad aprire la staffetta di oggi dei primi cittadini metropolitani allo stabilimento Gkn.  “Qui – ha detto il sindaco Fallani – vedo lavoratori maturi, scossi che hanno subìto una decisione inaspettata e inaccettabile nelle forme e nei modi. Abbiamo un esempio di capitalismo aggressivo che con una mail manda a casa 422 persone dopo un anno di pandemia, è una situazione che non afferisce soltanto a questo stabilimento e questo territorio, ma tocca un equilibrio più generale”. Per protestare contro il licenziamento i sindaci metropolitani dell’area fiorentina hanno annunciato una staffetta a oltranza. “Noi sindaci – continua Fallani – abbiamo deciso di dare una presenza istituzionale costante, stamattina ci sono io, oggi ci saranno altri colleghi perché la pressione istituzionale è fondamentale quasi al pari dell’azione sindacale. Di certo la Regione Toscana e lo Stato possono avere voce in capitolo su questa vicenda, anche perché, mi hanno spiegato dei dipendenti, lo stabilimento negli anni ha preso contributi pubblici. Non è accettabile che nella Toscana del 2021 arrivi una e-mail che comunica, senza mettersi a sedere a un tavolo di confronto, che non c’è più lavoro”.

‘La notizia dei 422 licenziamenti da parte dell’azienda Gkn e’ arrivata come un fulmine a ciel sereno. Ho depositato per questo una apposita interrogazione al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ed al Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, per sapere quali azioni intendano intraprendere il Governo ed i Ministeri competenti per andare in aiuto ai lavoratori e alle loro famiglie e se non si intenda sollecitare la Regione Toscana ad agire immediatamente per attivare da subito un tavolo
Azienda-sindacati-Istituzioni per trovare immediate soluzioni coordinate al fine di sostenere concretamente i lavoratori’. E’ quanto dichiara in una nota Stefano Mugnai, Vice Presidente
Vicario del Gruppo Coraggio Italia alla Camera.
‘Finora – aggiunge – non si era registrato alcun segnale che facesse ipotizzare tale procedura. Quanto accaduto significa anche non avere rispetto per i lavoratori che, come riporta la stampa, avrebbero ricevuto a sorpresa una comunicazione via mail a seguito della scelta motivata dalla contrazione dei volumi e della riduzione della domanda nel settore automobilistico a causa anche dell’emergenza sanitaria. Un triste copione gia’ visto che ci riporta alla memoria la vicenda della Bekaert di Figline Valdarno’.

‘Secondo l’azienda statunitense – prosegue Mugnai – la struttura organizzativa del gruppo apparirebbe ‘non piu’ sostenibile’, la sede e il sito produttivo di Campi Bisenzio saranno chiusi e gli esuberi sono strutturali, senza neppure poter ricorrere agli ammortizzatori sociali per la totale cessazione dell’attivita’. Una scelta intollerabile, soprattutto in un periodo come questo, dopo mesi e mesi di crisi da pandemia covid-19, che equivale a mettere sul lastrico intere famiglie.
Ci aspettavamo quantomeno una trattativa ed una discussione della situazione almeno a livello Istituzionale con Regione Toscana e Comune di Campi Bisenzio. Da toscano ed eletto nel Collegio di Firenze e provincia mi battero’, come fatto con la Bekaert, per fermare la decisione della multinazionale statunitense Gkn’, conclude Mugnai.

 “Ci sono imprenditori e ci sono predatori. Gli imprenditori sviluppano, sono parte attiva di un territorio, restituiscono alla società e soprattutto hanno rispetto per il lavoro. Ahimè ce ne sono sempre meno e in compenso abbiamo aperto le porte a predatori che promettono investimenti e sviluppo ma in realtà saccheggiano territori. Ciò che sta avvenendo alla Gkn è raccapricciante: uno stabilimento chiuso e 422 lavoratori licenziati via mail.  Non possiamo pensare che il futuro del nostro territorio sia in mano a colossi sempre più grandi che usano il dare lavoro come leva di impunità, aiutiamo le piccole imprese a crescere, che di importare predatori proprio non abbiamo bisogno.” E’ quanto dichiarato da Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Firenze.

 

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