Su 20 punti monitorati dai tecnici di Goletta Verde lungo le coste della Toscana, sette sono risultati fortemente inquinati e due inquinati. Lo sostiene l’associazione ambientalista impegnata nella consueta campagna estiva di monitoraggio del mare che ora fa tappa in Toscana.
Responsabili dell’inquinamento microbiologico, che arriva al mare, – viene spiegato – canali e foci a causa della cattiva depurazione o della presenza di scarichi illegali.
‘Maglia nera’ alle foci del torrente Lavello, dei fiumi Brugiano e Gora, dei fossi Motrone, dell’Abate, Mola, e della Madonnina, a Portoferraio, dove le cariche batteriche sono
risultate oltre i limiti di legge.
“Sebbene la situazione in Toscana sia prevalentemente positiva, va riscontrata comunque la presenza di cariche batteriche elevate in nove casi su venti dove le analisi
microbiologiche mostrano porzioni di litorale a rischio a causa di fogne non depurate o carenze depurative – dichiara Umberto Mazzantini, responsabile mare Legambiente Toscana e responsabile nazionale Isole Minori Legambiente – Tutto ciò molto spesso senza che i bagnanti ne siano a conoscenza, visto che in sei casi, peraltro giudicati ‘fortemente inquinati’, ovvero alle foci del torrente Lavello, dei fiumi Brugiano e Gora, del fosso Motrone, e allo scarico in via Salivoli a Marina di Salivoli, i tecnici non hanno riscontrato la presenza dei cartelli col ‘divieto di balneazione’. In nessuno dei punti monitorati, poi, è stata notata la presenza dei cartelli informativi rivolti ai cittadini sulla qualitĂ delle acque nonostante sia obbligatoria per legge ormai da anni per i Comuni”.
Su nove i prelievi effettuati in provincia di Grosseto soltanto uno è risultato “fortemente inquinato”, ovvero a Follonica, alla foce del fiume Gora. “Entro i limiti”, invece, i
risultati emersi a Scarlino, in localitĂ Puntone di Scarlino, alla foce del canale Solmine; a Grosseto, in localitĂ Marina di Grosseto, sulla spiaggia presso la foce del canale di San Rocco; a Orbetello, in localitĂ Fonteblanda, alla foce del fiume Osa; in localitĂ Bocche di Albegna, alla foce del fiume Albegna; e in localitĂ Neghelli, sulla spiaggia in prossimitĂ di uno scarico; a Monte Argentario, in localitĂ Pozzello, sulla spiaggia in prossimitĂ di una stazione di pompaggio, e in localitĂ Poggio Pertuso-Cala Galera, sulla spiaggia fronte canale; e ad Ansedonia, localitĂ Tagliata Etrusca sulla spiaggia di fronte al
fosso Tagliata Etrusca.
All’Isola d’Elba, quattro punti campionati: uno è risultato “fortemente inquinato”, a Portoferraio, in localitĂ Punta della Renna, in corrispondenza del fosso della Madonnina (confermando i recenti dati di Arpat); due sono risultati “inquinati”, a Capoliveri, in localitĂ Mola, alla foce del fosso di Mola/Fossone centrale, e a Marciana Marina, al Moletto del
Pesce, confermando, pur con qualche miglioramento, i dati degli anni precedenti; mentre il prelievo effettuato sulla spiaggia La Pianotta, a Porto Azzurro, dove i cittadini avevano segnalato criticitĂ a Legambiente, è risultato “entro i limiti”.