Capitolo conclusivo del singolare viaggio nel tempo intrapreso dai GospelbeacH, un’avventura “retromaniaca” votata alla riscoperta ed alla riscrittura di tutto quello che il “country cosmico” ha seminato nel corso dei decenni.
Con il nuovo album Wiggle Your Fingers, i GospelbeacH ripropongono i suoni che dal leggendario “Laurel Canyon” degli anni ’70 giunsero alla Hollywood dei primi anni ’80. In questo lavoro, estremamente ben scritto e ottimamente prodotto, le consuete atmosfere country folk di matrice losangelina si riflettono nelle luci al neon della nascente new wave e del power-pop. L’album è stato annunciato, senza troppe spiegazioni, come il lavoro conclusivo della storia della band.
Il gruppo californiano è stato formato nel 2014 da Brent Rademaker, Tom Sanford e Neal Casal (scomparso nel 2019), tutti provenienti dai Beachwood Sparks. Il loro sound si rifà a diverse epoche della musica californiana, passando attraverso folk-rock, sunshine pop, country rock, power pop e, naturalmente, il “paisley underground“.
I GospelbeacH debuttarono con un album (“Pacific Surf” Line del 2015) che rispettosamente ricalcava lo spirito e il suono dei Grateful Dead dei primi anni ’70, per poi fare un salto avanti di qualche anno fino al solido pop rock (in stile Tom Petty & The Heartbreakers) con l’album “Another Summer of Love” del 2017. Ancora più variegato e colorato l’album del 2019, “Let It Burn” per poi virare verso il bubblegum venato di glam nell’EP “Jam Jam” del 2021. Anche in questo “Wiggle Your Fingers”, nonostante i riferimenti siano sembre ben evidenti (Byrds, America, CSN&Y, Flying Burrito Brothers, Tom Petty, Fletwood Mac, Jackson Browne, Raspberries, etc.) le composizioni e lo stile della band hanno comunque uno stile personale e riconoscibile.
Contestualmente all’annuncio della conclusione del percorso dei Gospelbeah, Brent Rademaker ha dato notizia della rinascita del progetto precedente, i Beachwood Sparks, che tornano in questi giorni con un nuovo singolo.
Intanto “Wiggle Your Fingers” dei GospelbeacH è il nostro Disco della Settimana.