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Governo ferma le opere compensative per Piombino. Bonafè: “La chiusura da parte del governo su questi temi è francamente inaccettabile”

Ballottaggi

Foto Controradio

Firenze, Piombino torna protagonista nel dibattito politico.

Governo e maggioranza dicono no alle opere compensative per Piombino, che erano già state previste per legge contestualmente alla realizzazione del rigassificatore. L’emendamento che prevedeva norme e risorse specifiche per promuovere il rilancio economico, occupazionale, sociale, ambientale, infrastrutturale e culturale del territorio è stato infatti respinto dalla Commissione Bilancio di Montecitorio“: lo dichiara Simona Bonafè, vice presidente dei deputati Partito Democratico e prima firmataria della proposta emendativa alla manovra 2023.

“Gli interventi previsti dall’emendamento avrebbero riguardato la messa in sicurezza del porto, la bonifica delle aree industriali presenti, lo sviluppo di impianti di fonti rinnovabili, l’ammodernamento delle infrastrutture viarie, la valorizzazione delle aree archeologiche della zona e la realizzazione di un gasdotto per metanizzare l’Isola d’Elba. Altre misure specifiche prevedevano l’istituzione di una Zona logistica semplificata per promuovere nuovi investimenti nell’area portuale, ulteriori stanziamenti per la reindustrializzazione per l’area di crisi industriale complessa di Piombino e una riduzione del 50% per le bollette di famiglie ed imprese”.

“Il rigassificatore – conclude – sarà fondamentale per la sicurezza energetica della Toscana e del paese ma andavano previste subito opere compensative per un territorio già in grave crisi dal punto di vista economico e occupazionale. La chiusura da parte del governo su questi temi è francamente inaccettabile”.

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