Così il presidente della Toscana, Eugenio Giani, si è rivolto alla commissione per le politiche europee del Consiglio regionale.
“Il piano nazionale di ripresa e resilienza dovrà parlare più toscano, la strategia generale per intercettare le risorse del Recovery Fund dovrà essere più integrata: auspico che il nuovo Governo dia una forte apertura per affrontare le questioni in termini non tanto centralizzati, ma molto più regionalisti. Aspettiamo gli sviluppi della crisi, spero di poter riprendere presto l’interlocuzione col nuovo Governo, che auspico sia guidato da Mario Draghi”. Così il presidente della Toscana, Eugenio Giani, si è rivolto alla commissione per le politiche europee del Consiglio regionale.
“Fino ad oggi, salvo la cortesia di qualche ministro, penso su tutti al ministro Amendola – ha aggiunto Giani – le Regioni non hanno avuto nessun coinvolgimento diretto. Servirà uno sforzo che chiami in causa anche tutti i parlamentari eletti in Toscana per esercitare la massima pressione”.
Tra le priorità per la Toscana indicate da Giani ci sono la connettività “per innalzare la digitalizzazione e recuperare il gap dei sessanta Comuni su 273 che al momento hanno ancora un livello altamente insoddisfacente”, il progetto per gli Uffizi diffusi in Toscana, “la bioraffineria di Livorno che è di interesse nazionale”, sul fronte dei trasporti “la tratta Tirrenica che attraverso Grosseto, Livorno, Pisa e la Versilia dovrà collegare con l’alta velocità Roma alla Liguria e alla Francia”, poi “i progetti per l’accesso aperto al ciclo di istruzione da zero a 6 anni”, e infine sul fronte della sanità “abbiamo 2,5 miliardi di progetti cantierabili”.