“Non si può escludere che quello che si sta configurando a livello nazionale si possa replicare a livello locale. Ma si deve fare un passo alla volta, prima capire come si svilupperà questo nuovo governo e poi eventualmente tornare a lavorare sui livelli regionali“. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, ospite della trasmissione ‘Omnibus’ su La7, rispondendo ad una domanda sulle prospettive regionali di un governo Pd-M5s.
“Tutto si gioca sui temi”, ha continuato Nardella citando la “questione della riforma delle autonomie, uno degli aspetti su cui si è consumato uno degli strappi più profondi tra Lega e M5s”. “Proprio perché – ha detto Nardella – oggi si dice che il governo Conte-bis sarà tanto più forte e solido quanto più ci sarà chiarezza sui punti, credo ad esempio che tra Pd e M5s ci sia forte convergenza su un modello di riforma delle autonomie che guardi più ai sindaci e ai Comuni. Per questo dico che è fondamentale non solo la composizione dei nomi dei ministri ma anche l’accordo di governo. Il governo gialloverde è finito non tanto sulle incompatibilità personali ma sui nodi e sui punti di merito, sulle cose da fare”.
“Sono rimasto un po’ sorpreso per questa decisione cosi’ radicale e netta”, è questo il commento del sindaco del capoluogo toscano in riferimento alla decisione di Carlo Calenda di lasciare il Partito Democratico. “Appena due mesi fa – continua Nardella – è stato eletto al Parlamento europeo coi voti del Pd e degli elettori del Pd. Detto questo ognuno e’ libero di fare cio’ che ritiene, io penso che oggi il punto non sia la scelta di Calenda, quanto la tenuta di tutto il Pd”.
Infine, il primo cittadino di Firenze ha voluto sottolineare che “Zingaretti esce rafforzato, a lui riconosco l’abilita’ di aver portato avanti un negoziato difficile”.