Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCronacaGreen Pass: manifestazione a Firenze, scattano denunce per manifestazione non autorizzata

Green Pass: manifestazione a Firenze, scattano denunce per manifestazione non autorizzata

Green pass: sono una decina le persone che saranno denunciate dalla digos della questura di Firenze per la manifestazione contro il Green pass svoltasi sabato scorso in piazza della Signoria. Il reato contestato è quello di manifestazione non preavvisata.

Secondo quanto appreso, si tratterebbe di coloro che avrebbero condotto e gestito l’evento – organizzato senza inviare alcun preavviso alla questura -, fornendo ad esempio l’impianto acustico e prendendo per primi la parola al megafono.

Non sarebbero stati invece identificati al momento gli ideatori della protesta, indetta a livello nazionale attraverso un tam tam sui social, su Whatsapp e su Telegram. A una delle persone identificate sarebbe contestato anche il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

Un momento della manifestazione non autorizzata di piazza della Signoria.

Sempre sabato a Firenze, nei giardini della Fortezza da Basso, si è svolta un’altra manifestazione contro il Green pass, regolarmente preavvisata alla polizia.

Intanto un cronista sarebbe stato aggredito da alcuni manifestanti durante la protesta contro il green pass di sabato in piazza della Signoria a Firenze. Ferma presa di posizione dell’Associazione Stampa Toscana e dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, d’intesa con la Federazione nazionale della Stampa, che chiedono di tutelare il lavoro dei cronisti e individuare i responsabili dell’aggressione. “Ancora una volta, durante le manifestazioni del fine settimana contro il Green pass e le scelte del governo, a Firenze, come a Roma, a Milano e a Genova, ne hanno fatto le spese i giornalisti”,  sottolineano in una nota Ast e Odg della Toscana.

Ast e Odg chiedono alle autoritĂ  di pubblica sicurezza di “far analizzare dagli specialisti i video che documentano gli episodi, dai quali non dovrebbe essere difficile individuare i responsabili”.Â