GROSSETO – “Abbiamo ricevuto intimidazioni pesanti, sotto forma di lettere anonime. Minacce gravi e avvertimenti nei confronti di Andrea Joly, il giornalista pestato dai militanti di Casapound. E’ per questo che abbiamo deciso di annullare la manifestazione in programma domenica 8 settembre a Grosseto a cui lui era stato invitato”. Lo ha detto Luciano Calì, segretario provinciale dell’Anpi di Grosseto durante la conferenza stampa di presentazione degli eventi in contrapposizione alla festa di Casapound, che annuncia querele.
“La situazione è delicata – ha aggiunto Calì – non ce la siamo sentiti di forzare la mano, e dunque abbiamo convogliato la nostra protesta al venerdì nella maratona musicale e dibattiti con le associazioni in un parco della città. La situazione è difficile: Joly è stato picchiato in strada, da un gruppo di squadristi. Nelle minacce che ci sono arrivate si ricordava quell’episodio. Che si sarebbe potuto ripetere. Non vogliamo – ha detto ancora – e non possiamo rischiare niente, ma dobbiamo essere tutti preoccupati da questo clima d’odio che cresce giorno dopo giorno”.
“Quella di Casapound a Grosseto – ha affermato Calì -non sarà una festa privata, ma un raduno fascista. E siamo davvero preoccupati dall’atteggiamento inqualificabile di Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto, che si dice indifferente”. In merito all’iniziativa in programma il 6 settembre in un parco città, organizzata dall’Alleanza Democratica e Antifascista, composta da associazioni, sindacati, comitati e partiti, si tratterà di una maratona tra concerti, intermezzi, interventi e dibattiti dal titolo ‘Agitiamoci’. “Vogliamo diventare l’antidoto ai quattro giorni del raduno fascista alla Principina – ha aggiunto Calì – Vogliamo dare un senso a quello che faremo. Crediamo che grazie alla musica, alla cultura e alla parola riusciremo a dare un segnale di speranza alla Maremma, una terra antifascista da sempre, che da qualche anno è costretta ad ospitare un gruppo di nostalgini fascisti che ci fanno preoccupare”. Intanto sono 7mila le firme giunte su Change.Org per l’appello, lanciato da Anti Grosseto ‘Mai più fascismi, sciogliere subito Casapound’. “E’ la dimostrazione – ha chiuso Calì – che la Provincia di Grosseto ha un’anima antifascista. E lo dimostrerà venerdì sera”.
“Abbiamo dato mandato ai nostri legali di querelare l’Anpi e chiunque associ il nome di CasaPound a inesistenti minacce o pianificati atti intimidatori, asseritamente riferiti a manifestazioni di protesta contro la nostra festa nazionale di Grosseto. Ognuno è libero di protestare, sarà la partecipazione a decretare il consenso riscosso dall’iniziativa”. Lo afferma in una nota Casapound.