Sono in corso da stamani perquisizioni, disposte dalla procura di Grosseto, alla sede di Acquedotto del Fiora. Presunti appalti “pilotati”
Presunti appalti dell’Acquedotto del Fiora ‘pilotati’: è questa in sintesi l’accusa che stamani ha portato, su ordine della procura grossetana, a perquisizioni nella sede a Grosseto dell’azienda che gestisce il servizio idrico, società a partecipazione pubblica, e in altre ditte.
Polizia stradale, municipale e guardia di finanza sono nella sede grossetana di via Mameli dove l’ingresso al pubblico è interdetto. Anche i dipendenti sono bloccati all’ingresso principale. Da quanto appreso perquisizioni sarebbero in corso anche in altre società e in altre città.
Notificati contestualmente 14 avvisi di garanzia per corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio e turbata libertà degli incanti.
Tra le altre ipotesi di reato su cui indaga la procura ci sono il falso ideologico e la truffa ai danni dello Stato. In totale sono 4 le società coinvolte.
L’inchiesta, denominata ‘Black Water’, è condotta dalla polizia stradale e da quella municipale. Ad eseguire le perquisizioni anche la guardia di finanza. “Allo stato dell’indagine – spiega una nota diffusa dalla procuratore di Grosseto Raffaella Capasso – è emerso che gli indagati, in concorso tra loro, avrebbero pilotato gare di appalto della società a partecipazione pubblica Acquedotto del Fiora affinchè le gare venissero aggiudicate alle società Newlisi spa (Milano), Ecospurghi Amiata (Siena), Ecospurgo di Emanuele Casprini (Siena), Fratelli Marconi (Grosseto) e Autospurgo Labianca (Grosseto)”.