Site icon www.controradio.it

Grosseto, prime 2 famiglie accolgono profughi

grosseto Lutsk

Foto d'archivio

Grosseto, per la prima volta sul territorio della città toscana due famiglie hanno accolto alcuni profughi ucraini, grazie al servizio attivato dalla diocesi.

È quanto annunciato, in una nota dalla stessa diocesi di Grosseto che ha spiegato come il carico del terzo tir di aiuti, diretti in Ucraina, alla citta’ di Khmelnytsky, sia stato completato e sia partito.

Fin dallo scoppio della guerra la diocesi di Grosseto aveva lanciato un appello a quanti si potevano rendere disponibili ad aprire le loro case per accogliere persone in fuga. “Finora – spiega Luca Grandi, vicedirettore di Caritas Grosseto – il bisogno non si era manifestato, perchè i profughi arrivati da noi, nella maggior parte dei casi avevano parenti o amici sul territorio che già li attendevano oppure sono stati alloggiati, dalle istituzioni, in strutture reperite per questo scopo. Da ieri, invece, si sta allargando la maglia dell’accoglienza anche a famiglie maremmane che avevano segnalato la disponibilità. Al momento sono arrivate un centinaio di email di persone pronte ad accogliere. Sono già state tutte contattate prima di tutto per dir loro grazie e, a mano a mano che le istituzioni ce lo chiederanno, provvederemo a ricontattarle per verificare con loro la disponibilità all’accoglienza a fronte degli arrivi. Ieri sono stati accolti in una famiglia una mamma con un bambino e in un’altra una mamma con due adolescenti minorenni”.

Sul tir sono stati caricati per lo più medicinali, cibo per bambini e adulti, prodotti per l’infanzia. La richiesta di aiuto, si spiega, era giunta a don Vitaliy, da parte del vescovo greco-cattolico di quella zona, suo compagno di studi. I volontari raccomandano, per il momento, di non donare vestiario. L’urgenza adesso è per medicinali, siringhe, lacci emostatici, garze, disinfettanti, cibo a lunga conservazione e prodotti per l’infanzia.

Exit mobile version