A Grosseto un uomo, non ancora identificato, ha tentato di rapinare l’ufficio postale di Roselle con un falso pacco bomba. Dopo il bluff l’uomo è riuscito a scappare, le indagini per rintracciarlo sono in corso.
Non poteva esplodere il pacco bomba con cui un uomo, forse il gesto di uno squilibrato, è entrato ieri all’ufficio postale di Roselle (Grosseto) mentre scattava l’orario di chiusura minacciando l’impiegata presente.
Lo hanno stabilito, secondo quanto emerge stamani, gli accertamenti tecnici dei carabinieri. Dell’episodio, che ha suscitato un certo allarme, riporta oggi il quotidiano La Nazione.
L’uomo, di mezza età, a volto scoperto, è entrato nella posta minacciando di far esplodere il pacco mentre armeggiava con un telecomando come se volesse inviare l’impulso per attivare un innesco.
In particolare si è avvicinato alla dipendente e le ha mostrato un involucro come se volesse spedirlo: sopra, però, c’era una scritta in cui le si chiedeva di dargli i soldi, sotto minaccia di far scoppiare una bomba.
L’impiegata è scappata nel retro-ufficio e ha chiamato i carabinieri, mentre l’altro simulava l’esplosione, che non c’è stata.
All’interno c’erano materiali che sul momento potevano far pensare a un ordigno, cioè pile collegate da fili elettrici e una bottiglia di vetro con dentro del liquido gelatinoso su cui sono in corso esami di laboratorio.
Al momento sembra escluso che potessero essere congegnati in modo tale da costituire un ordigno efficace, seppur rudimentale. Gli accertamenti tecnici comunque proseguono.
Indagini sono in corso anche per rintracciare l’uomo, che è riuscito a scappare dopo aver spaventato l’impiegata. Gli investigatori hanno una descrizione e potrebbe essere tracciato un identikit.