I quattro peruviani, tra i quali anche lo zio materno di Kata, accusati, a vario titolo, di tentativi di estorsione e rapina, e di minacce ai danni di altri occupanti lo stabile dell’ Hotel Astor, per episodi documentati tra il novembre 2022 e il maggio 2023, risponderanno al giudice di convalida. Kathrine Alvarez, madre di Kata, è tornata oggi a lavoro
I quattro uomini arrestati lo scorso 5 agosto, ed al momento detenuti in carcere a Firenze con l’accusa di gestire il racket degli affitti delle camere dentro l’ex hotel Astor, ed invischiati nella scomparsa della piccola Kata, hanno deciso, col loro difensore, l’avvocato Elisa Baldocci, di rispondere al giudice di convalida mercoledì 9 agosto, giorno fissato per l’udienza.
L’interrogatorio si terrà alle 9.30 nel carcere di Sollicciano in collegamento audiovideo col tribunale di Firenze dove il giudice Angelo Pezzuti sarà affiancato da interpreti di lingua spagnola.
I miei assistiti, spiega l’avvocato Baldocci, forniranno la loro versione dei fatti rispetto alle accuse che li riguardano e risponderanno alle domande del giudice”, spiega l’avvocato Baldocci,specificando, però, che “l’ordinanza di custodia cautelare per i suoi quattro assistiti è stata emessa nell’ambito di un procedimento penale distinto, diverso, da quello per il quale la procura procede per sequestro della bambina Kata, dal momento che rappresentano procedimenti distinti”.
Compariranno uno dopo l’altro davanti al giudice nell’udienza di convalida i peruviani Carlos Martin De La Colina Palomino, 37 anni, noto all’ex Astor solo solo come ‘Carlos’; Argenis Abel Alvarez Vazsquez, detto Dominique, 29 anni e zio Abel materno della piccola Kataleya, Nicola Eduardo Lenes Aucacus, 39 anni, e Carlos Manuel Salinas Menac, 63 anni.
I quattro sono accusati, a vario titolo, di tentativi di estorsione e rapina e di minacce ai danni di altri occupanti lo stabile per episodi documentati tra il novembre 2022 e il maggio 2023. Inoltre hanno accuse di tentato omicidio e lesioni gravi per l’episodio del 28 maggio sul caso dell’occupante ecuadoregno che, temendo di essere ucciso, preferì lasciarsi cadere in strada.
Intanto, Kathrine Alvarez, la madre di Kata, è tornata oggi al suo lavoro di addetta di una catena di supermercati, dopo quasi due mesi dalla scomparsa della piccola, avvenuta il 10 giugno scorso.