“Inaccettabile” per la Filcams Cgil, che prepara una vertenza e chiede di aprire un Tavolo all’Unità di crisi in Città metropolitana
Hanno appreso di essere licenziati, dall’oggi al domani, sulla chat del gruppo Whatsapp, dal loro capo area. E’ successo ieri a 10 lavoratori e lavoratrici della Mt Pulizie, azienda titolare dell’appalto di pulizia camere, facchinaggio e servizio al bar all’Hotel Monna Lisa di Firenze (in Borgo Pinti, 4 stelle). Titolare almeno fino a ieri, quando il Monna Lisa ha comunicato a Mt Pulizie la cessazione immediata del contratto di appalto (per cause non ancora ben chiare).
La Filcams Cgil, a cui si sono rivolti i lavoratori (in maggioranza con contratti a tempo determinato, il resto a tempo indeterminato), tramite l’Ufficio Vertenza della Camera del lavoro contesterà il licenziamento in quanto presenta profili di illegittimità, sia nella forma (comunicazione avvenuta via Whatsapp) che nella sostanza (i licenziamenti sono dovuti alla disdetta dell’appalto? E nel caso, quali sarebbero le ragioni di tale disdetta?).
Inoltre, secondo i primi riscontri avuti dal sindacato, ci sarebbero anomalie nel trattamento economico e normativo dei lavoratori: ad esempio, le retribuzioni non sarebbero state corrette.
Infine, la Filcams Cgil nella vertenza contesterà anche un’altra presunta irregolarità, cioè il fatto che i lavoratori di Mt Pulizie nell’hotel non avrebbero preso disposizioni da un dipendente dalla Mt Pulizie stessa, bensì da personale di Monna Lisa.
La Filcams Cgil ha già attivato le procedure per ottenere l’apertura di un tavolo all’Unità di Crisi della Città Metropolitana sulla vertenza.
“Quella di cui parliamo è solo un’altra delle tante situazioni intollerabili che vivono i lavoratori dentro tanti hotel della città, anche di lusso – dice Maurizio Magi di Filcams Cgil Firenze -. Il sistema degli appalti fa sì che le persone siano usate e gettate a piacimento: il turismo fa fatturare molto ma alla qualità del lavoro degli addetti da questa ricchezza viene poco o nulla. Questo è inaccettabile e perciò continueremo a batterci, e a farci sentire da controparti e istituzioni”.