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“I ciclisti mi piacciono solo quando vengono investiti”: Ass.Borgogni querela Feltri

Vittorio Feltri

@imagoeconomica VITTORIO FELTRI GIORNALISTA

L’Associazione Gabriele Borgogni è indignata dalle parole di Vittorio Feltri che sarebbero state pronunciate ieri a Milano ad un evento pubblico (“A Milano quello che mi dà fastidio sono le piste ciclabili, i ciclisti mi piacciono solo quando vengono investiti”). “Parole che sono macigni, non si può restare indifferenti”

L’Associazione Gabriele Borgogni, impegnata per la sicurezza stradale, si dice “indignata dalle parole di Vittorio Feltri pronunciate ieri a Milano ad un evento pubblico”(“a Milano quello che mi dà fastidio sono le piste ciclabili, i ciclisti mi piacciono solo quando vengono investiti”) e ha annunciato che contro il giornalista verrà sporta querela.

Quelle di Feltri, dice l’associazione in un comunicato, sono  “parole che sono macigni” e “davanti alle quali non si può restare indifferenti”, e pertanto annuncia di voler presentare “apposita querela” contro il celebre giornalista.

L’associazione Borgogni, si legge nel comunicato , “si batte da anni per la sicurezza stradale, per la cultura della legalità, e non può tollerare che un giornalista come Feltri, un politico, un uomo pubblico, si permetta di pronunciare parole che prima di tutto sono contro la vita, bene inviolabile e costituzionalmente riconosciuto”.

“Faccio veramente fatica a comprendere parole simile da un altro essere umano, per altro padre di quattro figli – dichiara Valentina Borgogni, presidente dell’Associazione Gabriele Borgogni – Se penso al dolore dei miei genitori e a quello di tanti altri genitori che ho incontrato in questi anni, ai quali è stato strappato un figlio così violentemente, non mi sembra vero quello che il giornalista Feltri ha riportato. L’investimento di una persona racchiude un dolore per il quale non ci sono parole, e Feltri non merita né il suo ruolo di giornalista né tantomeno di politico”.

“Ci auguriamo che non gli capiti mai di ricevere quella chiamata o di vedere la polizia arrivare a casa sua per informarlo che suo figlio è morto. È un dolore che non si può augurare neanche a chi ha affermato simili idiozie” conclude Valentina Borgogni.

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