I musei delle Gallerie degli Uffizi verso gli oltre cinque milioni di visitatori nel 2023, nuovo record storico di presenze, rispetto ai circa 4,3 milioni del precedente, datato 2019, con un aumento di quasi il 50% rispetto al 2015, e un secondo record, gli oltre 60 milioni di introiti realizzati nell’ultimo anno, oltre il 70% in più a confronto dei 35 del 2022.
Sono alcune delle cifre “più significative” del bilancio complessivo degli otto anni della direzione di Eike Schmidt alle Gallerie degli Uffizi, secondo quanto reso noto dalle stesse Gallerie di cui fanno parte Uffizi, musei di Palazzo Pitti e Giardino di Boboli.
Riguardo ai visitatori “fino al 10 dicembre sono stati 4.957.678, con un +27,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e ben il 49% in più rispetto ai numeri del 2015, ma dato il raddoppio delle sale aperte l’affollamento è diminuito. In proiezione, al 31 dicembre verrà superata la soglia delle 5.150.000 presenze. In totale, le persone che dal 2016 a oggi ha varcato la soglia delle Gallerie sono state 27.677.338”. Quanto agli incassi fino al 10 dicembre raccolti “58.973.810 euro, un nuovo picco storico. La stima, per fine anno è di arrivare oltre i 60,3 milioni”. Anche il dato specifico della bigliettazione “costituisce un record: 39.829.357 euro dal 1 gennaio al 10 dicembre, +44,3% rispetto allo stesso periodo 2022, con la proiezione di arrivare oltre quota 40 milioni entro il 31 dicembre; l’aumento di ingressi venduti nel 2023, rispetto al 2015 è di 24.343.125 unità, pari al 157,2% in più”. Le altre voci degli introiti sono: Art bonus 8.500; entrate dirette 2.308.474; donazioni e sponsorizzazioni 3.612.660; Mostre e prestiti all’estero 1.858.507; entrate indirette 11.356.312. Le gallerie segnalano poi che “in riferimento alla somma di donazioni, sponsorizzazioni e incassi da prestiti di opere, i 5.479.667 del 2023 costituiscono un aumento del 618% a confronto con gli 886.951 euro del 2016”. “Tra pochi giorni – commenta Schmidt -, il numero dei visitatori delle Gallerie degli Uffizi per la prima volta varcherà la soglia dei 5 milioni dall’inizio dell’anno, e già tra oggi e domani gli introiti generati dal museo da gennaio scorso supereranno i 60 milioni di euro, quadruplicati rispetto a otto anni fa, mentre al contempo sono stati introdotti numerosi sconti per i visitatori e aumentate le occasioni di gratuità. Gli spazi espositivi e dell’accoglienza dei musei sono stati notevolmente ingranditi, oltre 80 sale sono state riaperte, o rinnovate e allestite secondo moderni criteri museologici, centinaia di opere che prima stavano nei depositi sono state restaurate e ora sono regolarmente esposte. Sono stati rafforzati i servizi educativi” “con molte offerte innovative per i visitatori con esigenze e abilità diverse. Non siamo secondi a nessuno nel campo digitale e sui social media, con circa 1,2 milioni followers su quattro piattaforme, 42 mostre virtuali e oltre 600 mila fotografie gratuitamente fruibili sul nostro sito web, fino agli oltre 400 video che includono spiegazioni delle nostre opere anche in latino, uzbeko, e nella Lingua dei segni italiana. Con un accrescimento di oltre 1.800 opere negli ultimi otto anni, abbiamo vissuto la stagione di maggiore espansione delle nostre collezioni dal periodo del granduca Pietro Leopoldo, che nel 1766 aprì al pubblico il Giardino di Boboli e nel 1769 anche gli Uffizi. Abbiamo allestito 159 mostre temporanee agli Uffizi e altrove, in particolar modo in tutto il territorio toscano e quello limitrofo nell’ambito dell’iniziativa Uffizi Diffusi”. Per Schmidt “il dato più straordinario da ricordare sono indubbiamente i 145 libri scientifici” che “abbiamo pubblicato” e altri “12 volumi sono attualmente in corso di stampa a testimonianza, insieme alla nostra rivista scientifica Imagines, alle 238 conferenze e ai 23 convegni svolti che il museo è diventato un vero e proprio centro di ricerca come non era mai stato prima. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la passione e l’abnegazione della squadra straordinaria di colleghi interni e collaboratori esterni che ringrazio di cuore per l’impegno, la serietà, la motivazione che ci ha portato insieme a questi risultati”.