L’inchiesta internazionale che ha portato al sequestro di 41 milioni di beni a Firenze ricollegati a un magnate russo, accusato di corruzione a Kyiv, accende la preoccupazione sugli appetiti di magnati e uomini d’affari interessati a riciclare denaro sporco in città.
Un’inquietudine che viene condivisa anche dalla sindaca, Sara Funaro, che intervistata da Controradio commenta così il maxi sequestro annunciato ieri dalla procura di Firenze: “Sono le cose che a me personalmente preoccupano di più- ammette la sindaca dobbiamo mettere in campo tutti gli strumenti possibili per fare in modo che nella città si possa agire nella legalità. È ovvio che come amministrazione comunale non possiamo che mettere a disposizione degli altri livelli istituzionali la nostra collaborazione, ma dobbiamo anche agire con una forte sensibilizzazione. Tante azioni sono state fatte, tante altre sono sicuramente da fare mi viene da pensare ai tavoli che abbiamo fatto, ad esempio a quelli istituiti in maniera permanente sulla legalità, oppure alla sensibilizzazione che facciamo non solo nelle scuole, ma anche sui vari livelli istituzionali coi funzionari, agli immobili sequestrati alla mafia che abbiamo preso come amministrazione per assegnarli a finalità sociali”.
Su questo, rimarca Funaro, “bisogna alzare il livello di attenzione, perché la nostra città viva e operi nella legalità”. Al tempo stesso la sindaca sottolinea di avere fiducia nel lavoro della magistratura e degli investigatori: “Il mio auspicio è che possano esserci una serie di azioni molto, molto forti in grado di dare un segnale di stop- conclude- abbiamo bisogno che l’immagine della nostra città venga preservata, e non solo l’immagine”.