Oltre 200 pazienti colpiti da ictus in tre anni e presi in carico dall’ospedale di Grosseto attraverso un team multidisciplinare che fa parte della Rete Stroke.
I pazienti grossetani, spiega una nota, sono stati sottoposti alla fibrinolisi, una terapia di provata efficacia e indicata nelle prime quattro ore e mezza dall’insorgenza dei sintomi (patologia tempo-dipendente).
Il trattamento fibrinolitico endovenoso è gestito da un team multidisciplinare formato da neurologi e medici del pronto soccorso, in stretta collaborazione con la neuroradiologia. Grosseto è centro di riferimento per la fibrinolisi endovenosa sistemica anche per gli altri quattro ospedali (Castel del Piano, Massa Marittima, Orbetello e Pitigliano) del territorio maremmano. Inoltre è l’unico presidio provinciale in grado di eseguire esami neuroradiologici di secondo livello.
Per Mauro Breggia, direttore del Ps/Dea, e Roberto Marconi, direttore della Uo di Neurologia di Grosseto, “dal 2016 al 2018 sono stati trattati con le diverse modalità terapeutiche oltre 200 pazienti, 180 sottoposti a fibrinolisi endovenosa e 78 pazienti sono stati inviati a Siena per terapia endovascolare. Numeri significativi, a nostro avviso. L’auspicio è che questo percorso, che garantisce una riduzione della disabilità e un miglioramento del tasso di sopravvivenza, venga implementato e sostenuto con risorse ulteriori, finalizzate a rafforzare le performance dello Stroke team”.