“Seconda edizione per l’evento organizzato nella ricorrenza del matrimonio di Agnolo e Maddalena Doni, per cui Michelangelo dipinse il celebre Tondo con la Sacra Famiglia. Lo scorso anno vi presero parte migliaia di innamorati da tutta Italia e oltre. Le coppie entrano a metà prezzo nel museo, la Galleria è aperta di sera con eventi di musica, danza e cultura dedicati all’amore. Apertura straordinaria fino alle 21.”
La Galleria degli Uffizi comunica il programma della seconda edizione della ‘Festa dei doni’: “Musica d’arpa dedicata simbolicamente a Cupido, uno show di danza urbana ispirata al legame tra coppie, visite guidate a tema (“comizi d’amore”) tra i più grandi capolavori della pittura e della scultura: torna in versione ‘extralarge’ il 31 gennaio, per la sua seconda
edizione, la “Festa dei Doni” alla Galleria degli Uffizi. Il museo anticipa San Valentino in occasione dell’anniversario delle nozze celebrate nel 1503, proprio il 31 gennaio, tra Agnolo Doni e Maddalena Strozzi a Firenze (che ammiriamo nei due splendidi ritratti di Raffaello e che commissionarono a Michelangelo il Tondo Doni, oggi tra i più celebri capolavori custoditi nel museo). Le coppie che prenderanno parte alla giornata-evento (cui lo scorso anno parteciparono centinaia di innamorati arrivati a Firenze da ogni parte d’Italia e da paesi esteri) pagheranno un solo biglietto, avendo così a disposizione un ingresso gratuito. E per l’occasione il museo rimarrà aperto anche la sera fino alle 21, permettendo a chi vuole di sostare in terrazza per un drink con vista sul panorama di Firenze.
<<Il grande successo della prima edizione della Festa dei Doni – spiega il direttore degli Uffizi Eike Schmidt – ci ha spinto anche quest’anno a celebrare la ricorrenza della storica unione tra Agnolo e Maddalena. Quest’anno tutti gli innamorati che verranno a visitarci il 31 gennaio otranno trattenersi fino alle 21 ad ammirare i nostri celebri capolavori, sostare in terrazza davanti a un panorama mozzafiato, ma non solo. Abbiamo organizzato anche eventi di musica e danza. Gli Uffizi, il luogo simbolico dell’Arte in Italia e nel mondo, in questa giornata così speciale diventano anche un’occasione per riflettere sull’Amore: invito tutte le coppie a prendere parte a questo evento così particolare e straordinario.>>
Per la Festa dei Doni, gli Uffizi lanceranno anche una campagna su twitter: tutte le coppie che saranno in galleria il 31 gennaio sono invitate a postare selfie davanti alle loro opere preferite sul social, utilizzando i tag @UffiziGalleries e hashtag #DoniDay e condividendo gli scatti sul profilo del museo, che ritwitterà le foto più belle durante la giornata.
I Doni, famiglia di ricchissimi collezionisti e mecenati fiorentini, furono tra i protagonisti indiscussi del mercato dell’arte a cavallo tra ‘400 e ‘500: solo loro, oltre al Papa, ebbero la possibilità di commissionare opere sia a Raffaello che a Michelangelo.
Nell’ambito della Festa dei Doni, saranno a disposizione dei visitatori per tutta la giornata esperti che racconteranno la storia del matrimonio tra Agnolo e Maddalena e focus di approfondimento dedicati ai loro Ritratti realizzati da Raffaello.”
Programma Festa dei Doni 2020:
“Agnolo e Maddalena oggi sposi!”
Focus di introduzione e approfondimento sui ritratti della celebre coppia di sposi dipinta da Raffaello: i mecenati Agnolo Doni e Maddalena Strozzi – i committenti del Tondo Doni di Michelangelo – uniti in matrimonio il 31 gennaio 1503. Visita guidata gratuita e senza prenotazione 10.00 e 11.30, 15.00 e 15.30. Ritrovo: ingresso Sala 41.
Comizi d’amore agli Uffizi fra statue, pitture e grottesche
Ispirato ai Comizi d’amore di Pier Paolo Pasolini, lo staff delle Gallerie degli Uffizi accompagnerà i visitatori in un “percorso erotico” itinerante tra le opere d’arte, celebrando l’amore rappresentato nell’arte e declinato nelle sue più diverse forme: dall’amore sensuale a quello platonico, dall’amore coniugale a quello materno, filiale, mistico…
Visita guidata gratuita e senza prenotazione 11.00 e 12.00
#DoniDay. Un amore al tempo di Twitter
31.01.1503 | 31.01.2020
Nella giornata dedicata all’anniversario di matrimonio di Agnolo Doni e Maddalena Strozzi, le Gallerie degli Uffizi lanciano su Twitter una campagna social che ha per tema l’Amore, in tutte le sue forme e declinazioni. A ricordo di quell’amore reso immortale nei due ritratti di
Raffaello – e che dura da ben 517 anni – nella giornata del 31 gennaio si invitano tutti i visitatori degli Uffizi a darsi un bacio davanti ad un’opera d’arte e a condividere lo scatto sul profilo Twitter degli Uffizi con tag @UffiziGalleries e hashtag #DoniDay.
Di Segni d’Amore
Un omaggio all’amore immortalato da Raffaello nell’anno del cinquecentenario dalla morte
Performance di danza urbana sperimentale – Sala 41
Durata: 10 min.
Orari: 15.30 16.30 17.30
La partecipazione è gratuita e senza prenotazione.
L’amore, tema centrale della vita dell’uomo, capace di donare pace e serenità, ma anche forti passioni. Per l’occasione Gigi Nieddu narra le vicissitudini di un artista che scrive, dipinge, riflette sull’amore talmente in profondità che finisce inevitabilmente per innamorarsi delle sue opere, del frutto della sua arte. Il linguaggio utilizzato per esprimere un sentimento così archetipico è un mélange di diversi stili di Danza Urbana accompagnati da musicalità̀ elettroniche.
Presentazione compagnia
Mystes è il nome della Compagnia di danza nata nel 2004 da un’idea di Gigi Nieddu. Realtà fiorentina affermata da tempo nel panorama della danza urbana sperimentale, ha avuto l’onore di portare per prima questo genere in luoghi ed eventi di rilevanza internazionale, conciliando linguaggi contemporanei e fonti di ispirazione che provengono dai più diversi campi del sapere, dall’arte alla letteratura, dalle scienze alle tecnologie. La Danza Urbana, quindi, è la base di tutte le rappresentazioni, ma intesa in un modo diverso da come viene spesso rappresentata, inserita cioè in un contesto funzionale allo spettacolo, legandosi a
musicalità elettroniche e sperimentali. Oltre i soliti cliché.
Regia e Coreografia: Gigi Nieddu
Interpreti: Jessica Capanni, Alessia Giraldi, Giulia Inverso, Selene
Papeschi.
Musiche: r.roo
Costumi: Alessandra Lucaccini
Il Catalogo di Cupido
Un breviario d’amore.
Performance musicale arpa e voce – Sala 41
Dalle 19.00 alle 20.00. La partecipazione è gratuita e senza prenotazione.
Il repertorio di Cecilia Lasagno è un piccolo Canzoniere di Amore, un Catalogo di Cupido, un breviario affettivo che scandaglia le pieghe del sentimento amoroso alla ricerca di serenità e salvezza. Cinque canzoni per arpa e voce scritte da Cecilia, in dialogo con le opere d’arte; un tributo all’amore per come lo ha saputo interpretare e raffigurare il genio di Raffaello. La dichiarazione, la bellezza, la necessità, la promessa. Quattro momenti o quattro passaggi del viaggio d’amore.
Dalla dichiarazione d’amore sfacciata alla bellezza di un amore acerbo e inaspettato, dalla necessità dell’amore o dall’idealizzazione della creatura amata all’eterna promessa. A chiudere la performance un brano che raccoglie al suo interno tutto l’amore, sofferto, nascosto, ispirato al sentimento che legò Vita Sackville West a Virginia Woolf, in una libera continuazione di una poesia che Vita dedicò a Virginia. Un omaggio, dunque, quello di Cecilia, allamore universale e immortale, che l’arte riesce a scolpire o a trattenere su una tela e a cui la musica riesce a fare da specchio e da eco.
Presentazione artista
Nel 2018 Cecilia Lasagno partecipa al Festival di Sanremo al fianco di Max Gazzè come musicista accompagnatrice con la canzone “La leggenda di Pizzomunno e Cristalda”. Gli anni immediatamente precedenti sono anni di intense esperienze live come opening di Niccolò Fabi, CocoRosie, Maria Gadu e Francesco De Gregori. Negli anni ha partecipato a centinaia di concerti in Italia e in Europa (dal Portogallo alla Danimarca, dalla Norvegia all’Estonia) come solista, in tour o a fianco di grandi interpreti o ensemble. Ma la passione per l’arpa di Cecilia inizia tanto tempo fa. Nel 1998 scrive una lettera a Babbo Natale senza alcuna intestazione ed un unico contenuto: “ARPA”. Lo strumento arriva e due anni dopo Cecilia viene ammessa al Conservatorio di Torino. Studentessa curiosa, coltiva il gusto per la sperimentazione, cercando di slegare l’arpa dall’immagine classica ad essa associata ed avvicinandosi nel tempo anche alle sonorità elettroniche e pop.