Un’area di bassa pressione associata ad aria fredda di origine artica manterrà condizioni di instabilità sulla Toscana fino a domani, mercoledì 6 gennaio, con possibili nevicate a bassa quota.
Per questo la Sala operativa della Protezione civile regionale ha esteso all’intera giornata di domani il codice giallo per il rischio idrogeologico e la neve, codice che per quanto riguarda la neve diventerà arancione sui settori nord-ovest dell’Appennino (dalle 21 di oggi fino alle 13 di domani).
Dettagli e consigli sui comportamenti da adottare si trovano all’interno della sezione “Allerta meteo” del sito della Regione Toscana, all’indirizzo www.regione.toscana.it/allertameteo.
La Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze raccomanda “prudenza alla guida” con le “nevicate sui passi appenninici” che possono determinare “criticità sulla viabilità di competenza metropolitana”. In corso interventi degli operatori del Servizio Viabilità e della
Protezione civile con mezzi spalaneve e spargisale.
Sarà una Epifania instabile, dal punto di vista meteorologico, con piogge, temporali e nevicate soprattutto al Centrosud. Responsabile del maltempo di questi giorni è
un’ampia circolazione ciclonica fredda e di origine artica, che interessa tutta l’Europa dando origine a due aree di bassa pressione. Oggi, in particolare, piogge, temporali e neve colpiranno, oltre al Nord (neve a quote collinari e a tratti in pianura su basso Piemonte, oltrepo’ pavese e piacentino) anche il Centro, soprattutto il versante tirrenico, con nevicate copiose oltre i 500-800 metri in Appennino.
Per l’Epifania il tempo sarà instabile soprattutto al Centrosud, con ulteriore neve in Appennino oltre i 500-1000 metri. Previsti residui fenomeni al Nordest con neve a quote collinari. Ancora nevicate su entroterra ligure a quote quasi di pianura (200-500 metri). Nonostante il maltempo, le temperature registrate al Nord, sottolinea Ferrara, “non sono piu’ basse della media e rientrano nei valori stagionali, mentre al Sud sono leggermente superiori. Va sottolineato che per ora sono mancate le ondate di gelo, anche se su Alpi ed Appennini non si vedeva tanta neve da una decina di anni”.