Il cinema italiano oggi, tra realtà e finzione. 13 film rappresentativi del miglior cinema del reale italiano dell’ultimo decennio. La rassegna si tiene in collaborazione con la Cinemathèque Suisse di Losanna e l’Istituto Luce Cinecittà. Dal 1 al 19 Luglio, cinema La Compagnia
Grazie alla collaborazione con la Cinemathèque Suisse di Losanna e Istituto Luce Cinecittà, La Compagnia propone una serie di titoli che hanno cambiato e rinnovato il cinema del reale italiano nell’ultimo decennio – tra documentari e opere nelle quali i linguaggi della fiction e del documentario si integrano – in un periodo di grande sviluppo di questo genere.
La rassegna si apre lunedì primo luglio alle ore 15.00, con Non è ancora domani (La pivellina) di Tizza e Rainer Frimmel (in replica martedì 2 luglio alle 17.00),
La storia è quella della piccola Asia che, abbandonata dalla madre in un parco giochi di Roma, viene ritrovata da Patty, una signora cinquantenne che vive in una roulotte all’interno di un campo abitato da artisti circensi. Patty, aiutata dal marito e da Tairo, un tredicenne che vive nel camper di fianco, deciderà di prendersi cura di lei all’interno di quella comunità di periferia abbandonata e precaria, ma colma di amore e solidarietà.
A seguire, lunedì 1° luglio alle 17.00 (e in replica martedì 2 luglio alle 19.30), L’Intervallo di Leonardo Costanzo. I due adolescenti Veronica e Salvatore, si trovano rinchiusi dentro un ex edificio abbandonato in cui, per alcune ore, il ragazzo dovrà eseguire gli ordini di un capoclan di quartiere e fare da “carceriere” a Veronica, rea di aver compiuto uno sgarbo al boss. L’iniziale diffidenza dei due si trasformerà presto in complicità e amicizia, grazie a cui, i due ragazzi, potranno riaccendere i sogni e le speranze di un’adolescenza troppo presto scomparsa.
L’ultimo appuntamento del 1° luglio (alle ore 19.30 e, in replica, martedì 2 luglio, alle ore 15 e giovedì 4 luglio, alle ore 17) è con La strada dei Samouni, il film di Stefano Savona – vincitore del Premio della Giuria Oeil d’Or come miglior film documentario a Cannes 2018 – che, attraverso immagini live action e d’animazione, racconta la storia della famiglia Samouni, decimata dopo un violento attacco da parte dell’esercito israeliano nella striscia di Gaza nel 2009, in quella che fu chiamata l’operazione “Piombo fuso”.
Si prosegue, nei giorni successivi, con altri film in cui l’Italia (e non solo) viene ripresa nei suoi angoli più nascosti, in quelle realtà che, a volte, la grande Storia sembra non vedere.
Vicende al limite dell’orrore come Draquila – L’Italia che trema (giovedì 4, alle ore 15 e venerdì 5 , alle ore 17.00), il documentario in cui Sabina Guzzanti mette in luce tutti gli scandali, le speculazioni e le polemiche che seguirono al terrificante terremoto che colpì l’Abruzzo il 6 aprile 2009 e 87 ore di Costanza Quatriglio (martedì 9, ore 19.30 e giovedì 11 alle ore 15.00), il racconto che, attraverso le riprese di nove videocamere di sorveglianza poste all’interno del reparto psichiatrico dell’ospedale di Vallo della Lucania, ci mostra gli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni, l’ex insegnante della provincia di Salerno che, dopo essere stato prelevato di forza in un campeggio di San Mauro Cilento, fu costretto ad un TSO e fu lasciato morire, in maniera disumana, nel proprio letto.
Racconti su territori spesso sconosciuti come L’ultima spiaggia (venerdì 5 alle ore 19.30 e lunedì 8 alle ore 15.00), il documentario di di Thanos Anastopoulos e Davide Del Degan su uno stabilimento balneare di Trieste, detto il Pedocìn, dove un muro, alto tre metri, separa, ancora oggi, i bagnanti uomini dalle bagnanti donne e Materia oscura (giovedì 11 luglio ore 19.30, venerdì 12 luglio ore 17 e giovedì 18 luglio ore 15), l’indagine di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti sul Poligono Sperimentale del Salto di Quirra, situato tra Cagliari e Nuoro, dove, per anni, i governi di tutto il mondo hanno testato nuovi tipi di armi ed esplosivi, mentre quello italiano ha fatto brillare i vecchi arsenali militari, devastando la fauna e la flora del luogo.
Film che ci riportano ad un’Italia del passato come Napoli ’44 (giovedì 4 alle ore 19.30 e venerdì 5 alle ore 15), il film di Francesco Patierno tratto dall’omonimo libro di Norman Lewis, l’ufficiale inglese che, nel 1943, con la Quinta Armata Americana, entrò in una Napoli distrutta dalla guerra e che ci racconta gli scorci di vita di una città che, anche se sommersa dalle macerie e dalla povertà, provava, in qualsiasi modo, a resistere e sopravvivere; Oggi insieme domani anche (venerdì 12 alle ore 15, lunedì 15 alle ore 17, e martedì 16 alle ore 19.30), il mosaico di storie che Antonietta De Lillo ha realizzato mettendo insieme i frammenti di materiali diversi che ci raccontano, a quarant’anni del referendum sul divorzio, i cambiamenti dell’Italia, dalla crisi della famiglia tradizionale alla disoccupazione, dall’immigrazione e alla difficoltà di confrontarsi con culture diverse, dal cambiamento dei costumi sessuali alla rivoluzione tecnologica; e Il treno va a Mosca (lunedì 15 alle ore 15, giovedì 18 alle ore 19.30 e venerdì 19 alle ore 17.30) di Federico Ferrone e Michele Manzolini che ci riporta al 1957, nel paesino di Alfonsine, nella Romagna “rossa”, distrutta dalla guerra, dove vivono Sauro e i suoi amici. Il loro mito è l’Unione sovietica e il loro sogno è un mondo di pace e uguaglianza. Armati di cinepresa, riescono a realizzare il sogno di visitare Mosca in occasione del Festival mondiale della gioventù socialista e, una volta giunti qui, si accorgeranno come le utopie si sgretolano velocemente di fronte alla realtà.
Fra le opere in rassegna anche l’Orso d’oro a Berlino 2012, Cesare deve morire (martedì 9 alle ore 15, giovedì 11.00 alle ore 17.00 e venerdì 12 alle ore 19.30) di Paolo e Vittorio Taviani, una docu-fiction in cui i protagonisti sono i detenuti del carcere di Rebibbia, impegnati nella rappresentazione di Giulio Cesare di William Shakespeare. Attraverso un work in progress, i fratelli Taviani seguono gli attori-detenuti che, poco alla volta, ritroveranno sé stessi e tutte quelle passioni, ansie e sentimenti, nei versi scritti in un’opera di centinaia di anni fa.
E, per concludere, due film che ci conducono fuori dall’Italia, in Texas, con Stop the Pounding Heart (lunedì 15 alle ore 19.30, martedì 16 alle ore 17.00, venerdì 19 alle ore 15.00), di Roberto Minervini e, in viaggio verso Stoccolma, con Io sto con la sposa (martedì 16 alle ore 15.00, giovedì 18 alle ore 17.00 e venerdì 19 alle ore 19.30) di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande e Kahled Soliman.
Stop the Pounding Heart è la storia della diciassettenne Sara che vive, insieme ai genitori, allevatori e ferventi religiosi, e i fratelli, in una fattoria del Texas. La sua vita è scandita dai quotidiani doveri di casa e dalle letture della Bibbia, fino a quando, l’incontro con il coetaneo Colby Trichell, metterà in dubbio le certezze che la ragazza ha nei ruoli familiari, nei valori sociali e nei ruoli di genere, portandola a ripensare sul proprio futuro.
Io sto con la sposa è il viaggio, da Milano passando per la Francia, il Lussemburgo, la Germania e la Danimarca, per aiutare un gruppo di palestinesi e siriani a fuggire dalla guerra in un viaggio clandestino verso la Svezia. Per evitare l’arresto insceneranno un finto matrimonio, coinvolgendo un’amica palestinese che si travestirà da sposa, con la speranza che nessuno abbia l’intenzione di fermare un corteo nuziale.
Ingresso: 5€ intero/ 4€ ridotto
Info: www.cinemalacompagnia.it