Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCronacaIl coronavirus. E il sovranismo

Il coronavirus. E il sovranismo

Cosa sarebbe successo in Italia ed in Toscana se al governo ci fosse stato il centrodestra? Come sarebbe stata fronteggiata l’epidemia? Ce lo siamo chiesti, ed abbiamo capito che…

Ad oggi la Toscana ,è una delle  regioni che, in maniera indiscutibile, si è mossa meglio sul versante della prevenzione, ed anche della cura, del coronavirus, come i dati che abbiamo a nostra disposizione testimoniano. Si è mossa meglio delle regioni settentrionali a trazione leghista, molto meglio cioè  di quei territori governati dai partiti che, sin dal primo momento, hanno soffiato in maniera irresponsabile sul fuoco della polemica, indicando nella comunità cinese gli untori della nuova peste, chiedendo misure restrittive dal carattere fortemente razzista,  ed additando proprio la Toscana,  il governatore  Rossi in particolare, come il complice del dilagare dell’epidemia. Al punto che, simbolicamente, nel giorno stesso  in cui a Codogno e Vo’ Euganeo esplodevano i due focolai che avrebbero infettato l’Italia, i consiglieri regionali ed i parlamentari toscani della Lega, con un tempismo allo stesso tempo macabro e comico, si sono presentati in Procura a Firenze per presentare un esposto contro il presidente toscano..

Oggi possiamo dire che, se il centrosinistra può presentarsi alle elezioni regionali con una concreta chance di vittoria, è anche perché Rossi ha saputo, nel momento più difficile, dimostrare competenza, fermezza, capacità di leadership, e concretezza. Doti, ahinoi, molto rare nel panorama politico attuale.

Non suoni come una sviolinata, perché quando c’è stata ragione di criticarne l’operato, lo abbiamo fatto senza remore. Ma i fatti di oggi questo ci raccontano.

Immaginiamo come sarebbe stato a parti inverse, invece. Ovvero con il centrodestra al governo nazionale e locale.

Il coronavirus si sarebbe trasformato in una vera e propria campagna razziale, scatenando una caccia alle streghe senza precedenti, che si sarebbe innestata in un terreno già reso fertile da mesi di  proclami contro gli immigrati ed i diversi. I bambini con gli occhi a mandorla (anche se nati in Italia immaginiamo o mai usciti dall’Italia) sarebbero stati tenuti fuori dalle scuole (ricordate l’estromissione degli ebrei dalle aule di ogni ordine e grado? Ecco, più o meno così).

A Prato si sarebbe eretto un muro per separare la comunità cinese da quella autoctona ,alla stregua dei ghetti ebraici.  I campi Rom sarebbero stati presidiati dall’esercito (perché tanto i Rom sono sempre colpevoli, a prescindere). Si sarebbero blindate le frontiere, tranne che ai manager padani. I quali, ovviamente, sarebbero stati liberi di infettare il paese a piacimento. Nel frattempo il contagio che si sarebbe diffuso a macchia d’olio sarebbe stato trattato come i treni che arrivavano in orario, negando cioè l’evidenza. La colpa sarebbe stata dell’Europa (la colpa è sempre dell’Europa) anche per i buchi nelle sanità lombarde e venete: quelle che, a differenza dell’Emilia, sono aperte tutta la settimana.

Poi al primo caso al Sud, si sarebbero fatte leggi speciali per limitare l’emigrazione interna.

Immagino che stiate ridendo, ma se ci pensate bene, con onestà, sappiamo tutti che  sarebbe andata proprio così.

Sarebbe andata così perché questo è il livello della politica nel nostro Paese: ridotta a fatto razziale. Questa è la politica al tempo del sovranismo dove siamo padroni a casa nostra salvo scoprire che un piccolo, microscopico esserino venuto da chissà dove, può ridurre a brandelli la nostra democrazia sofferente.

Ora siamo in terapia intensiva. Sta anche a ciascuno di noi riprendere a respirare autonomamente.

Domenico Guarino