Gio 26 Dic 2024
Controradio Streaming
Cultura & SpettacoloCinemaIl Florence Korea Film Fest compie 20 anni

Il Florence Korea Film Fest compie 20 anni

Il Florence Korea Film Fest compie 20 anni: il meglio del cinema coreano passa a Firenze. Il festival si terrà dal 7 al 15 aprile nei cinema La Compagnia, Stensen, MAD Murate Art District e online su Più Compagnia e Mymovies

Il festival racconta in 80 film la Corea del Sud in un programma diviso per sezioni: i maggiori successi al botteghino in Orizzonti Coreani; ritaglia uno spazio importante alle giovani promesse nei programmi Independent Korea e “Corti, Corti!” e l’attualità più stringente nella sezione documentaristica K-Documentary. Tra le novità assolute la sezione Webtoon & Cinema, il focus sui fumetti digitali pensati per essere letti su smartphone, tra le ultime tendenze della Corea del Sud e il lancio sul mercato di K Vision, la prima piattaforma online in Italia dedicata al solo cinema coreano. Al programma si aggiunge una retrospettiva dei film all’attore Lee Jung-jae (Squid Game), la prima organizzata in Italia, con una selezione dei maggior successi in carriera.

Protagoniste di questa edizione saranno una serie di masterclass, un modo per far incontrare il pubblico con le star del festival.  Sabato 9 aprile l’attore Lee Jung-jae e il regista Hwang Dong-hyuk, conversavano con i critici cinematografici Caterina Liverani e Marco Luceri (ore 11, ingresso 10€) per parlare di Squid Game e spaziare sull’imponente carriera da attore di Lee Jung-jae; martedì 12 aprile il regista Chae Yeo-jun e l’illustratore Kim Woo-sub faranno una panoramica sul fenomeno webtoon insieme a Veronica Croce (ore 11, ingresso 5€). Questa masterclass è in collaborazione con Nemo Academy). E infine mercoledì 13 l’attore Cho Jin-woong e il regista Lee Kyu-man ripercorreremo le tappe fondamentali delle loro carriere e dei loro successi, introducendo il film “The Policeman’s Lineage” (in programma nella serata del 13 alle 20.30) in compagnia di Caterina Liverani e di Luigi Nepi (Università di Firenze), con la partecipazione del direttore del Festival Riccardo Gelli (ore 11, ingresso 5€). Ingresso con prenotazione obbligatoria (tutte le masterclass si  terranno al cinema La Compagnia, per maggiori informazioni consultare il sito www.koreafilmfest.com).

Film di apertura e chiusura

L’inaugurazione della 20/ma edizione è affidata al regista Im Sang Soo, che venerdì 7 aprile sarà presente in sala per incontrare il pubblico e introdurre, per la prima volta in Italia, il suo ultimo film “Heaven: to the Land of happiness”. Presentato al Busan International Film Festival (BIFF) è un road movie interpretato da Choi Min-sik (tra più famosi attori in Corea del Sud, storica la sua interpretazione in “Oldboy”) nei panni di un detenuto malato terminale che scappa con Park Hae-il (“The Host”) anch’egli gravemente malato che non può permettersi le cure necessarie in un’avventura che diventerà il loro viaggio alla ricerca della felicità. Nel cast anche Yuh-Jung Youn, la nonna non convenzionale Soonja di “Minari”.

Chiuderà la kermesse l’atteso “Escape from Mogadishu” del regista Ryoo Seung-wan. Il film, campione d’incassi al botteghino in Corea del Sud è basato su una storia vera, ambientato durante la guerra civile a Mogadiscio quando i diplomatici rivali della Corea del Nord e del Sud rimangono intrappolati insieme e uniranno le forze per riuscire a scappare.

Eventi collaterali

Tra gli eventi speciali spazio all’arte con due mostre. La prima, dal titolo “What a Wonderful Day! After 10 Years” della fotografa sudcoreana Jinhee Bae, si terrà al MAD Murate Art District. L’esposizione racconta con ritratti fotografici e videoproiezioni la quotidianità e la vita degli amici conosciuti a Londra, che come lei erano venuti in Europa da ogni parte del mondo, ciascuno con obiettivi e sogni diversi. Da San Diego a Oslo, dall’Islanda a Taipei, passando per Shanghai, avevano condiviso la cultura inglese ma anche le loro identità reciproche. La mostra narra le vite di quel gruppo di amici a dieci anni di distanza. Cosa stanno vivendo ora? E quali loro attuali posizioni, rientrati nelle loro città, condividono con chi guarda la loro routine, i loro incontri presenti e passati? (dal 6 al 30 aprile, vernissage 6 aprile ore 18, ingresso gratuito). La seconda, realizzata in collaborazione con Lucca Manhwa Academy e allestita al cinema La Compagnia dal titolo Webtoon & Cinema, confronta l’opera cinematografica e la trasposizione in webtoon, analizzandone le caratteristiche peculiari per presentarle al pubblico italiano. In esposizione ci saranno delle strisce di webtoon tratte dai film che proietteremo in sala: il primo è “Beauty water” animazione horror/thriller di Cho Kyung-hun, sull’ossessione per la bellezza, l’avidità e il consumismo; il secondo “Shark: the beginning” dell’illustratore Kim Woo-sub e trasposto cinematograficamente dal regista Chae Yeo-jun (che sarà ospite della manifestazione martedì 12 aprile), sul fenomeno del bullismo e di redenzione. (Ingresso gratuito, dal 7 al 15 aprile).

 

La valigia dei sogni

Il 4 aprile in Mediateca, nell’ambito di un cartellone di appuntamenti culturali, si terrà un incontro dal titolo “Introduzione al cinema coreano” in collaborazione con il Florence Korea Film Fest. Da maggio, sempre con il festival ci saranno 4 lezioni sul cinema coreano, tenute da Caterina Liverani, con la partecipazione del direttore Riccardo Gelli. Gli appuntamenti fanno parte de “La valigia dei sogni”, un nuovo programma di eventi di cultura cinematografica, presentazioni di libri, lezioni, talk e approfondimenti sul cinema italiano e internazionale.

 

Manifesto

Quest’anno il manifesto è caratterizzato dal blu e il rosso della bandiera coreana, colori che si intrecciano al giallo, simbolo di luce e vivacità e una ragazza con il megafono che si muove tra i nastri colorati che rimarca a gran voce la sua centralità, nella cultura e nel cinema. A districarsi tra i colori e la complessità della contemporaneità, la figura femminile con in mano un ciak e un megafono, “arma bianca” e strumento di piazza, ribadisce l’importanza di ciò che ha da dire il cinema, oggi e ovunque che nel festival coreano ha trovato un punto e un ponte che unisce la Corea del Sud e l’Italia, da vent’anni.