Rischiare la felicità. E’ il nome e l’intento del progetto culturale della prossima stagione del Met. Il cortile del Museo di Palazzo Pretorio a Prato, allestito con pedane teatrali, nastri giallo-neri da cantiere e caschetti gialli con amuleti colorati sono stati la scenografia della nostra conferenza stampa di presentazione di tutte le attività della prossima stagione del Teatro Metastasio. Dopo il successo e l’incremento di pubblico dello scorso anno, il cartellone 2019/2020 propone 32 spettacoli tra Metastasio, Fabbricone, Fabbrichino e Magnolfi), con 16 nuove produzioni e 16 spettacoli ospiti.
Lo speciale a cura di Chiara Brilli a partire dall’intervista al presidente del teatro Metastasio.
“Per l’anno 2019/2020 non presentiamo una stagione, ma il progetto culturale del MET. Il Festival Contemporanea, il Cartellone del Metastasio/Fabbricone/Fabbrichino/Magnolfi, il MetRagazzi e il MetJazz, pur nella pluralità dei singoli e specifici contributi, sono quattro atti di un unico pensiero sul teatro contemporaneo. Attraverso i mezzi propri del teatro, il divertimento e l’emozione, vogliamo tutelare e diffondere i valori della cultura, della socializzazione, dell’integrazione, del dovere civico. E l’unico rischio che corriamo è quello di essere felici”. Ribadiscono nella loro presentazione Massimiliano Civica, consulente artistico della direzione, con Franco D’Ippolito, direttore Fondazione Teatro Metastasio.
MADRE COURAGE E I SUOI FIGLI di Bertolt Brecht è il primo spettacolo in abbonamento al Metastasio, con Maria Paiato e la drammaturgia musicale e la regia di Paolo Coletta, in un’opera su tutte le guerre, di ieri e di oggi. Antonio Latella ha tratto dal romanzo capolavoro di Steinbeck LA VALLE DELL’EDEN, uno spettacolo in due parti, presentate in due serate distinte e poi insieme nella maratona di domenica. Fra i classici troviamo Cechov, con IL GABBIANO portato in scena da Licia Lanera, alla sua prima regia di un classico. Da Shakespeare Carmelo Rifici ha tratto una nuova versione di MACBETH, LE COSE NASCOSTE con Alesandro Bandini, Angelo Di Genio, Tindaro Granata, Leda Kreider, Christian La Rosa, Maria Pilar Perez Aspa, Elena Rivoltini, in una spettacolo che vuole provare a costruire una relazione di dialogo tra il pubblico e quelle pulsioni e quel desiderio che sono alla base della tragedia scozzese. Il capolavoro cinematografico di Mario Monicelli L’ARMATA BRANCALEONE sarà messo in scena da Roberto Latini con le musiche e i suoni di Gianluca Misiti insieme a Claudia Marsicano, Ciro Masella, Savino Paparella, Francesco Pennacchia, Marco Sgrosso, Marco Vergani, Enzo Vetrano. A Giovanni Guerrieri dei Sacchi di Sabbia poi abbiamo affidato una delle grandi farse pre-politiche di Dario Fo CHI RUBA UN PIEDE È FORTUNATO IN AMORE, un Fo scanzonato, erede del circo e dell’avanspettacolo, pieno di “trovate” comiche come nella tradizione della Commedia dell’Arte.
Le info su tutti gli spettacoli su www.metastasio.it