Visita del ministro della salute Roberto Speranza in visita a Prato e Firenze presso alcuni centri vaccinali
Oggi il ministro della Salute, Roberto Speranza, sarà a Prato e a Firenze in visita presso alcuni centri vaccinali e strutture sanitarie della Toscana. Nell’occasione è stato accolto dai vertici istituzionali della Regione, il presidente Eugenio Giani e l’assessore alla sanità Simone Bezzini, da rappresentanti istituzionali del territorio e la direzione aziendale e gli operatori sanitari della Asl centro.
“Oggi siamo a quasi tre milioni di vaccinati tra prima e seconda dose somministrate. Negli ultimi due giorni abbiamo avuto 65mila vaccinati, 32mila ieri e 33mila sabato scorso. L’obiettivo dell’80% di vaccinati entro la fine di settembre è concreto. Il ritmo delle somministrazioni sta procedendo bene. L’essere fra le prime cinque Regioni ad aver vaccinato dai 60 anni in su, compresi i 450 mila iperfragili è la dimostrazione che siamo sin linea con quanto il ministro della Salute e il commissario Figliuolo ci hanno sempre indicato. Il ministro Speranza si è complimentato con noi per il lavoro portato avanti negli hub”.
A dirlo è il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nel corso della visita istituzionale del ministro della Salute, Roberto Speranza, avvenuta questa mattina, prima a Prato (al Centro Pegaso nell’ex Creaf e all’ospedale “Santo Stefano”) e, a seguire, alla Casa della Salute in località Le Piagge e al Centro di cure intermedie di Villa Donatello a Firenze, dove il ministro ha espresso parole di apprezzamento per il lavoro straordinario dell’intero sistema e in particolare degli operatori sanitari, che sono riusciti a dare “una risposta molto importante e positiva, in un momento complicato per tutto il Paese” e che servirà ancora in futuro, “perché le cure intermedie, il rafforzamento della rete territoriale sono un obiettivo che resta anche al di là della pandemia del Covid”.
“La Toscana è pronta a dare le risposte che servono – aggiunge Giani a margine della visita, che ha visto la partecipazione degli assessori regionali alla sanità Simone Bezzini e al sociale Serena Spinelli, delle massime autorità locali e dei vertici aziendali della Asl centro -. Continuerà a farlo e non solo sul fronte della campagna vaccinale. A giugno abbiamo potuto vaccinare 900mila persone, a luglio arriveremo a circa 600mila, perché avremo meno vaccini. Questo non vuole dire che non andremo avanti al meglio delle nostre possibilità. Abbiamo programmato le dosi di giugno in modo tale da distribuirle bene anche a luglio. A breve riapriremo il portale regionale per le prenotazioni, che saranno modulate sulla base di una programmazione che ci consentirà comunque di arrivare alla più elevata copertura vaccinale dei toscani. Se il portale per alcuni giorni è stato fermo, è proprio per riadattare le prenotazioni al numero di vaccini disponibili. Il quadro complessivo oggi è molto migliorato rispetto al passato – conclude – ma come ha ricordato bene Speranza questo non significa che la partita è vinta. Dobbiamo ancora agire con cautela, prudenza e gradualità”.
Tra i temi al centro della visita del ministro della salute Roberto Speranza, il passaggio dell’Italia in zona bianca, il green pass già scaricato da 13 milioni e 700.000 persone e il dibattito sull’immunità di gregge.
“Nel Pnrr la parola chiave è proprio prossimità e sono individuati 2 miliardi di euro per costruire, promuovere e rafforzare case di comunità”. Lo ha affermato Roberto Speranza, ministro della Salute, a margine della una visita alla Casa della Salute delle Piagge a Firenze. “Dobbiamo costruire un servizio sanitario nazionale – ha spiegato – che sia il più vicino possibile alle persone, che risponda immediatamente alle esigenze delle persone dove queste vivono, e che provi a tenere insieme l’assistenza sanitaria con l’assistenza sociale, perché ovunque c’è un problema sanitario spesso arriva un problema sociale, e ovunque c’è un problema sociale è più facile che arrivi un problema sanitario. Questo modello di integrazione tra sanitario e sociale, e di prossimità, di vicinanza alle persone, è il modello giusto”.
Secondo Speranza “la Casa della Salute a Firenze è un’esperienza importante in cui tutte le istituzioni collaborano, lavorano insieme, la Regione Toscana, il Comune di Firenze, e credo che sia un modello molto positivo, in linea con il modello che stiamo costruendo con il Pnrr”.