Le due ragazze, di Massa Marittima, sono ancora minorenni. A rendere nota la vicenda l’avvocato Francesca Galloni, legale di fiducia della famiglia Biagi come spiega La Nazione di Massa che pubblica oggi la storia.
Una richiesta di 124.000 euro avanzata dall’Inps alle eredi, le due figlie oggi ancora minorenni, di Marco Lojola, 40 anni, che il 28 luglio 2013 a Marina di Massa (Massa Carrara) uccise l’ex moglie e madre delle due ragazzine, Cristina Biagi per poi togliersi la vita. Soldi che fanno riferimento alle spese di indennità di malattia e all’assegno di invalidità erogato a un uomo oggi 54enne che il giorno della tragedia fu a sua volta ferito da Lojola, riuscendo a sopravvivere a sei colpi di pistola sparatigli dal quarantenne. A rendere nota la vicenda l’avvocato Francesca Galloni, legale di fiducia della famiglia Biagi come spiega La Nazione di Massa che pubblica oggi la storia.
“La richiesta dell’Inps – spiega l’avvocato – è legittima anche se umanamente resta difficile comprenderla”. E se non sarà esaudita l’Inps passerà al recupero coattivo. Per le due ragazzine il rischio è perdere la casa dei genitori, che comunque non copre la richiesta avanzata dall’Inps. Le due giovani hanno anche ereditato, ha aggiunto l’avvocato, “una pensione che il nonno, loro tutore, mette da parte per il loro futuro”.
L’avvocato ha spiegato di aver ora chiesto un incontro all’Inps. “In prima istanza spero che l’Inps, valutando la situazione receda dalla richiesta, ripeto legale, che ha avanzato. In seconda ipotesi che si possa arrivare a transare una cifra ben diversa, che si basi sulla situazione di questa famiglia”.