Venerdi 19 Gennaio alle ore 21, al Teatro delle Arti di Lastra a Signa, un gruppo di lettori ad alta voce, formato da Rosaria Lo Russo con il progetto S/P/READ, metteranno in scena al leggio, in forma di concerto, il romanzo in versi La Ballata di Rudi, di Elio Pagliarani.
La Reading Performance sarà eseguita da Emma Bandini, Fausto Berti, Gabriele Bonafoni, Nicolas Cunial, Eugenia Galli, Matteo Mannocci, Matteo Zoppi; live electronics di Leonardo Rubboli. Introduzione di Maria Concetta Petrollo Pagliarani. Con la collaborazione di Tempo Reale.
La ballata di Rudi, «romanzo in versi» composto da Elio Pagliarani nell’arco di trent’anni e pubblicato definitivamente nel 1995, delinea nello spazio un percorso analogo al movimento biografico dell’autore, mentre descrive nel tempo una parabola discendente, svelando la miseria sociale e morale in cui era caduta l’Italia tra il secondo dopoguerra e la fine del secolo.
Le prime sezioni sono ambientate nell’estate del ’49 sulla riviera adriatica, nella Rimini spensierata e carnevalesca che a Pagliarani aveva dato i natali. Qui fa la sua prima comparsa il personaggio eponimo (“Rudi su un’altra spiaggia popolare / dà inizio alla ballata”), un animatore di balli circondato da figure felliniane e pescatori, custodi di un modo antico di vivere e lavorare (“si mangia si dorme al lavoro si balla / una danza notturna di schiavi legati alla corda”).
Con il trasferimento di Rudi a Milano, la scena si sposta sulla città che nel 1962 era stata teatro della più nota opera di Pagliarani, La ragazza Carla. È una Milano invernale, dominata dalla burocrazia e dal guadagno.
L’acme del romanzo in versi è raggiunta dal Doppio trittico di Nandi, sezione anulare che vaglia e scarta le ideologie possibili su cui rifondare la società.
La ballata di Rudi si presenta come un’opera compiutamente polifonica ma percorsa da voci disarticolate, e perciò non compiutamente unitaria, poematica. Il progetto di Pagliarani – parlare di Rudi così come aveva parlato di Carla, scriverne la ballata – fallisce con lo sfumare del personaggio eponimo in altri personaggi, in altre storie. Questa polifonia e questo fallimento sono ciò che S/P/READ intende mettere in scena.
Con il progetto S/P/READ, Rosaria Lo Russo ha formato un gruppo di lettori ad alta voce in grado di mettere in scena al leggio, in forma di concerto, le opere in versi che costituiscono il materiale di studio ed esercizio pratico del laboratorio permanente tenuto dalla poetrice al Teatro delle Arti.
La pratica della lettura ad alta voce, esperienza performativa che pertiene alle ragioni e alle modalità della scrittura più che alla recitazione comunemente intesa, ci riconduce alle radici profonde del testo poetico, a quella genesi vocale – dunque corporale – che distingue il genere poetico dagli altri generi letterari.
Informazioni: www.tparte.it