Gio 26 Dic 2024
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ToscanaCultura“Il Testimone”, Affratellamento annulla proiezione. Firenze Rinasce: "ha vinto la censura"

“Il Testimone”, Affratellamento annulla proiezione. Firenze Rinasce: “ha vinto la censura”

“La nostra decisione esclude totalmente il fatto che questo film inciti all’odio o alla violenza, tanto da essere considerato non adatto a una pubblica visione”  fanno sapere i  responsabili del circolo che  hanno tuttavia deciso di non ospitare l’iniziativa “perché il tema stesso sarebbe stato deviato a causa delle sorprendenti reazioni che ha sollevato”. Per Firenze Rinasce che con Firenze Consapevole organizzava la proiezione “Nella culla dell’Umanesimo Nardella censura la cultura”

Un film “modesto, per i contenuti e per l’ingenuità narrativa, che concorre a disegnare il segno dei tempi che viviamo e ci ha fatto riflettere e discutere per questa opportunità tanto da ritenere che non sia un prodotto culturale da censurare” i responsabili del circolo- teatro l’Affratellamento  hanno deciso di non ospitare l’iniziativa dopo aver visionato e valutato il film. E quindi, dopo Bologna, anche a Firenze il film Il Testimone dedicato al Donbass non sarà proiettato.

I membri del consiglio direttivo  dell’affratellamento, riunitisi per una visione del film, hanno deliberato all’unanimità di accogliere l’invito istituzionale, prima tra tutti la gentile esortazione del sindaco di Firenze, a rinunciare”.

La proiezione era prevista per l’1 febbraio su iniziativa di due associazioni, Firenze Rinasce, lista civica alle prossime Comunali, e Firenze Consapevole. L’Affratellamento ritiene”opportuno intervenire con concretezza critica e culturale sull’attualità e sulle gravissime preoccupazioni che l’informazione e il fronte bellico tra Ucraina e Federazione Russa, suscitano in tutta la popolazione” e propone “una nuova iniziativa che coinvolga tutte le parti istituzionali in un dialogo aperto e un confronto critico con la cittadinanza, su tutti gli aspetti di questa guerra, al fine di conoscere le iniziative più utili per fermare la voce delle armi”.

Comunque per il circolo il film può “essere visto, il film è serenamente al di sotto, riteniamo, della capacità critica e di discernimento della popolazione italiana, in particolare dei nostri concittadini fiorentini”.

“Prendiamo atto della decisione degli amici del teatro affratellamento di non proiettare il film il testimone. La decisone è il frutto del gravissimo intervento censorio di Dario Nardella. Evidentemente, vista la inelegante allusione  del sindaco ai fondi che il comune concede al Teatro, l’Affratellamento ha  pensato di non poter continuare serenamente la propria missione” sostiene la lista civica Firenze Rinasce che si presenterà alle prossime amministrative con candidato sindaco Alessandro de Giuli.

 “Non ci faremo zittire. Nei prossimi giorni comunicheremo la nuova data e la sala dove proiettarlo il film. Anche perché oltre 400 persone si erano già prenotate per la visione di un film che, lo ripetiamo, è un’opera di arte cinematografica, criticabile come tutte le opera d’arte, ma certo con nessuna intenzione di istigare all’odio” avverte Firenze Rinasce.

Che conclude “è chiaro che gli amministratori oscurantisti fiorentini agiscono su impulso e ordine superiore, un seggio a Bruxelles non è garantito senza dimostrarsi fedeli servitori di interessi che tradiscono il dettato costituzionale.

Il vero pericolo della democrazia, si dimostra con questa vicenda, non viene solo  dalla destra che governa Roma ma anche dalla sinistra di Palazzo Vecchio. Entrambi vanno smascherati per quello che sono, pupazzi dei poteri forti e battuti”.

“Il teatro ha deciso in autonomia e noi siamo contenti di questa presa di posizione – ha chiarito in Consiglio comunale la vicesindaca Alessia Bettini rispondendo ad un question time di Dmitrij Palagi (Spc) .- Noi l’abbiamo ritenuto un film che incita all’odio, tra l’altro il nostro sindaco ha ricevuto anche una telefonata del sindaco di Kiev che ci ha dato apprezzamento per questa presa di posizione. Siamo sempre stati vicini e solidali al popolo ucraino che è vittima di una aggressione vergognosa e violenza da parte di un regime che è quello di Putin”. “Io non credo abbiate usato parole gentili – ha replicato Palagi rivolgendosi al Comune e facendo poi riferimento al consigliere del gruppo misto Andrea Asciuti -. In questo Consiglio comunale esistono figure che esprimono solidarietà a Putin, quando vi votano le delibere però vi va bene. Allora dovreste avere coerenza”.