Dopo i sold out di Milano Bologna e Padova, arriva anche a Firenze cinema Odeon, 28 aprile ore 20.45 “Il Vegetariano”, film di Roberto San Pietro, girato tra il Gange e il Po con protagonista la comunità indiana della bassa Padana.
Campione di incassi nelle prime due settimane di programmazione nelle sale di Milano (tre sold out), Reggio Emilia, Bologna (due sold out), Mantova, Bergamo, Venezia, Padova (un sold out) e Cremona, Il Vegetariano nuovo film di Roberto San Pietro, arriva al Cinema Odeon di Firenze, domenica 28 aprile (ore 20.45). Ospiti in sala i due attori protagonisti Sukhpal Singh e Marta Tananyan, il produttore Simone Bachini, il direttore del mensile Terra Nuova Nicholas Bawtree,Adriana Rocco, insegnante di Dharma, Claudia Felloni e Andrea Bona di Fridays for Future Firenze.
Girato tra il Gange e il Po e liberamente ispirato a una storia vera, II Vegetariano è la storia di Krishna, un giovane immigrato indiano figlio di un brahmino, che vive nella campagna emiliana e lavora come mungitore. Quando una mucca improduttiva sembra destinata al macello, Krishna sarà costretto a fare una difficile scelta che lo obbligherà a fare i conti con un nucleo secolare di convinzioni come la metempsicosi e il rispetto per tutte le forme di vita. Girato tra la Pianura Padana con scene nei templi sikh e induista di Novellara (Re) e l’India nei dintorni di Varanasi, il film è liberamente ispirato a reali esperienze di vita di immigrati indiani, che a partire dagli anni novanta si sono trasferiti in Italia, trovando lavoro soprattutto nelle stalle e nei caseifici e diventando in breve tempo una risorsa indispensabile e necessaria per tutta la filiera del latte.
Il protagonista Krishna è interpretato da Sukhpal Singh, Sonny per gli amici, nato in Punjab e arrivato in Italia a 14 anni; operaio di professione e ballerino nel tempo libero, sta per avviare una scuola di danza bhangra a Bologna. Accanto a lui, Marta Tananyan – nel ruolo di Maria, la ragazza che si innamorerà di Krishna – nata in Russia da una famiglia di rifugiati di Baku nell’Azerbajdzan Sovietico, e arrivata in Italia nel 2011 per studiare al DAMS di Bologna e inseguire il sogno di recitare (attrice per Cantieri Meticci e in Fathers, mothers, daugthers di Arash Abassi); e Luigi Monfredini – nel ruolo di Magnani l’allevatore – attore, autore e regista, con alle spalle una lunga carriera artistica tra teatro sperimentale e d’animazione, editoria e televisione (Don Zeno con Giulio Scarpati).
Sullo sfondo di questa realtà, San Pietro ha intrecciato altre tematiche quali la disgregazione del mondo agricolo e le difficoltà dei piccoli allevatori, i conflitti familiari fra immigrati di prima e seconda generazione, una storia d’amore fra ragazzi di culture diverse e la presenza di un grande fiume, il Po, che alimenta negli indiani la memoria del sacro Gange.