Rispetto alla politica di redistribuzione degli immigrati adottata dal governo, che considera l’estensione territoriale quale fattore principale, Giani, presidente della Toscana, chiosa: “Il criterio della popolazione è il più adatto”
Intervenuto a margine di un evento a Firenze, il presidente Giani ha colto l’occasione per parlare della politica adottata dal governo Meloni sul tema della redistribuzione degli immigrati: “Sinceramente io ritengo che il criterio della popolazione sia il più giusto perché il rapporto deve essere visto fra quanto l’effetto del migrante provoca nel numero degli abitanti di quel territorio, e quindi di una regione”.
“Cosa centra la superficie?”, ha fatto notare Giani, “gran parte della nostra superficie sono boschi, ci sono piccoli borghi, noi siamo la regione con la superficie boschiva più estesa, e che rapporto c’è fra quanti boschi abbiamo e quanti migranti devono arrivare?”
Spero, ha aggiunto il presidente toscano, “che il ministero riveda questo criterio di assegnazione attraverso la superficie ed accolga quello più logico che è quello della proporzione alla popolazione, altrimenti sentirei la cosa come una grave ingiustizia”. Viene anche da pensare, conclude, “che vi possano essere atteggiamenti non corretti verso il rapporto che deve esserci con Regioni ed in particolare verso una Regione come la Toscana”.
Per sottolineare l’insensatezza della manovra del governo, Giani ha, infine, notato che: “La Toscana ha 3,668 milioni di abitanti, dato Istat, mentre la Lombardia ha 23 mila km quadrati, cioè sostanzialmente poco più della Toscana, dove però vivono 10,5 milioni di abitanti, cioè tre volte la popolazione della Toscana; è evidente che se distribuisci i migranti secondo il criterio della popolazione a noi, avendo come riferimento la Lombardia, ce ne arriveranno un terzo rispetto a loro, se usiamo invece il criterio della superficie ci arriveranno lo stesso numero di migranti della Lombardia”.