Dom 22 Dic 2024
Controradio Streaming
ToscanaCronacaImpruneta, violenta grandinata. Chicchi grandi come albicocche. E in Mugello torna l'allerta

Impruneta, violenta grandinata. Chicchi grandi come albicocche. E in Mugello torna l’allerta

Non c’è pace per l’Alto Mugello. Una nuova allerta gialla è stata diramata per la giornata di domani, venerdì. Intanto a Impruneta nella tarda mattinata di oggi, giovedì, una violenta grandinata si è abbattuta sulla cittadina, mettendo per diversi minuti in ginocchio la circolazione.

Chicchi grandi come albicocche e strade invase dalla grandine. Qualcuno l’ha definita una vera e propria tempesta di ghiaccio quella che si è abbattuta su Impruneta. Un maltempo diffuso che sembra destinato, con i temporali, a perdurare anche nelle prossime ore e che non lascia tranquilli quei territori già colpiti dall’alluvione.

Il codice giallo per rischio idrogeologico, già in corso per l’alto Mugello, è stato infatti esteso fino a tutta la giornata di domani, venerdì 26 maggio, dalla Sala operativa della Protezione civile regionale. Ancora instabilità pomeridiana per oggi, giovedì, con rovesci e temporali sparsi, anche forti, più frequenti sulle zone interne centro-meridionali, spiegano ancora dalla Sala operativa. Possibilità di forti colpi di vento e grandinate. Domani non si escludono isolati rovesci pomeridiani nell’interno, con la speranza che non si verifichi quanto accaduto a Impruneta.

“Dai risultati del sopralluogo dei tecnici del ministero” per la valutazione dei danni del maltempo in Alto Mugello “ne ricavo ottimismo, anche perché poi ho visto confermato tutto questo dalle dichiarazioni di ieri pomeriggio del ministro Musumeci in Parlamento. Del resto non sarebbe giusto il contrario”. Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, a margine di un evento a Firenze poco prima della grandinata su Impruneta. Giani ha poi aggiunto che “l’acqua di Faenza, tanto per citare un caso è quella del fiume Lamone, la stessa acqua che ha toccato Marradi a 20 km di distanza, ma oltre il confine regionale. Ma che si fa? Si danno i contributi al cittadino di Faenza e non a quello di Marradi dove ci sono state più di 70 frane?”.