Il dato drammatico reso noto in occasione della Giornata Mondiale per la Salute Mentale (World Mental Health Day). Tra i minori aumentano crisi d’ansia e autolesionismo.
1 minore su 4 in Italia In Italia soffre di disturbi d’ansia e depressione. In Toscana si registra il 25% di adolescenti in più agli sportelli di consulenza psicologica, in crescita anche i bambini: + 18%. Mentre siamo di fronte ad una vera e propria impennata delle dipendenze: erano 10.500 in terapia due anni fa, nei primi 4 mesi di quest’anno sono già 7.900. E mentre si moltiplicano le richieste d’aiuto di bambini e adolescenti, ma in neuropsichiatria infantile solo 395 posti letto in tutto il Paese e ben 5 regioni senza letti. Questo l’allarme lanciato dalla Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Sinpia) in occasione della Giornata Mondiale per la Salute Mentale (World Mental Health Day).
“Numeri da emergenza sanitaria ma una realtà ignorata da opinione pubblica e classe politica”, dice la presidente della Sinpia e direttore della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Spedali Civili e Professore Ordinario all’Università di Brescia, Elisa Maria Fazzi. In particolare, evidenzia Sinpia, tra il 2020 e il 2022 gli accessi dei minori al pronto soccorso e i ricoveri in ospedale per cause legate alla suicidalità , cioè comportamenti autolesionistici, pensieri, azioni e tentativi suicidari, sono in preoccupante aumento.
Nello stesso periodo sono triplicati i ricoveri per cause legate ai disturbi alimentari, come l’anoressia e la bulimia. Ma, sottolinea, le risorse dei servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza continuano invece a diminuire, e perfino le situazioni urgenti non riescono a trovare un ricovero e ci si appoggia quasi sempre nei reparti di Pediatria”.
Durante l’infanzia e l’adolescenza viene segnalata una più alta incidenza di disturbi d’ansia e dell’umore, con evoluzione nel 30-40 per cento dei casi, in disturbo post traumatico. Secondo la Sinpia, sottovalutare l’impatto delle conseguenze del Covid-19 tra i più giovani, “rischia di trasformare un’emergenza sanitaria in una crisi dei diritti dei bambini e dei ragazzi”. Da qui la richiesta “urgente” della Past President Sinpia e direttore Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Uonpia) della Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, Antonella Costantino, di “un adeguato investimento nell’ambito della promozione della salute mentale e della prevenzione dei disturbi neuropsichici”. Una diagnosi precoce ed un tempestivo intervento in sinergia tra territorio e ospedale “può cambiare, in molti casi, la storia naturale dei disturbi neuropsichici”.
NELL’AUDIO SARA CAMPANILE, neuropsichiatra infantile-unità funzionale salute mentale Prato