Il concerto di Terry Riley all’alba ha salutato il pubblico. Genius Loci proseguirà fino al 14 ottobre: alcune visite speciali consentiranno di scoprire i segreti di Santa Croce.
Sono stati in molti (in accordo con la assoluta originalità degli spazi utilizzati) ad accorrere nello splendido e significativo complesso monumentale di Santa Croce a Firenze per “Genius Loci”, due notti e un’alba di concerti, incontri, di performance artistiche ispirate dallo “spirito del luogo”.
A chiudere l’iniziativa, organizzata dall’associazione Controradio Club, Controradio e Opera di Santa Croce, in collaborazione con La Nottola Di Minerva e con il contributo della Città Metropolitana e del Comune di Firenze per Estate Fiorentina 2018, sono state le note del compositore e musicista Terry Riley, tra i padri del minimalismo, che si è esibito in un excursus dei suoi capolavori. Riley ha avvolto il pubblico con un tappeto sonoro creato dal suo pianoforte, introducendo il pubblico nel suo universo sonoro morbido, arricchito da un mantra vocale su cui la chitarra del figlio Gyan si è inserito con improvvisazioni jazz e giochi di chiaroscuro armonici. Un concerto iniziato con il chiarore appena abbozzato dell’aurora ed entrato nel vivo quando l’alba con la sua luce in crescendo ha rischiarato le strutture del Chiostro del Brunelleschi.
In tanti, e di tutte le età, hanno affollato fin dal tramonto gli spazi architettonici del complesso monumentale di Santa Croce, quali il chiostro del Brunelleschi, il Cenacolo, il Chiostro di Arnolfo, la Cappella Pazzi, assistendo a più di 20 eventi. Tra le performance, quella di Marion D’Amburgo che ha interpretato nel Cenacolo la lettura scenica della corrispondenza tra Galileo Galilei e la figlia, dei quali il complesso di Santa Croce custodisce le spoglie, musicata da Stefano Albarello; il concerto degli Area che ritrovano la voce perduta di Demetrio Stratos con Claudia Tellini, guidati daPatrizio Fariselli, con Walter Paoli alla batteria e Marco Micheli al basso; gli strepitosi e molto applaudi Paolo Giordano e Manuel Agnelli; Cristina Donà con Saverio Lanza e il coro Vocazioni; Erica Mou; Debora Petrina con lo scrittore Tiziano Scarpa; lo statunitense Dan Kinzelman; il cantautore calabrese Peppe Voltarelli; Tiziana Ghiglioni in trio con Gianluigi Trovesi e Umberto Petrin; la suite per vibrafono, percussioni, synth, campane tibetane e oggetti con Pasquale Mirra, il duo formato dalla cantante Maria Mazzotta con Redi Haza, violoncellista che ha suonato con Einaudi e Plant; le coreografie di Lucia Guarino, il manouche dei chitarristi Maurizio Geri e Jacopo Martini e del contrabbassistaNicola Vernuccio; l’approfondimento filosofico con Sergio Givone e il recital per chitarra sarda preparata di Paolo Angeli.
“Come il genius loci degli spazi abbia influito sulle performance degli artisti, è risultato evidente ad esempio nei concerti all’interno della Cappella Pazzi, in cui i solo di artisti quali quelli dei sassofonisti Roberto Ottaviano, di Dan Kinzelman, del vibrafonista Pasquale Mirra, del duo della contrabbassista Silvia Bolognesi con il clarinetto basso di Marco Colonna, hanno utilizzato in maniera evidente gli echi naturali del luogo. Era un “genius loci” che si palesava, a conferma di una più ampia teoria. Tutto ciò che accadeva in quel luogo e in quel momento era parte della performance a cui attenti e per certi versi – increduli – spettatori assistevano”, hanno concluso gli organizzatori.
Genius Loci proseguirà fino al 14 ottobre: alcune visite speciali consentiranno di scoprire i segreti di Santa Croce. Domenica 23 settembre (ore 14) si terrà ad esempio un’insolita caccia al tesoro tra le opere d’arte per bambini e famiglie (informazioni e prenotazioni: booking@