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In Toscana dieci progetti contro la disuguaglianza di genere

Regione toscana

Dieci progetti per contrastare e prevenire discriminazioni e disuguaglianze di genere. Ogni provincia toscana sta portando avanti un suo progetto grazie ad un finanziamento regionale triennale che ammonta a 5 milioni e 727 mila euro.

Questo, in sintesi, è ciò che ha prodotto il rifinanziamento della legge regionale del 2009 sulla ‘cittadinanza di genere’, che negli anni aveva visto prima il suo definanziamento e poi l’azzeramento delle risorse a causa delle difficoltà di bilancio e che in questa legislatura ha invece visto una dotazione economica senza precedenti, rilanciando l’impegno della Regione Toscana sul tema della parità di genere.

I progetti, si spiega in una nota, sono articolati secondo due filoni: il primo è quello delle azioni di sensibilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado, obbligatorio per accedere al finanziamento, mentre il secondo, quello dei bilanci di genere per Comuni e Province, è facoltativo. Ad Arezzo, Massa Carrara e Grosseto ci si concentrerà sul primo, mentre a Prato, Siena, Livorno Firenze, Lucca, Pistoia e Pisa verranno redatti anche bilanci di genere.

“Il rifinanziamento della legge regionale sulla cittadinanza di genere – dichiara l’assessora regionale all’istruzione e alle pari opportunità, Alessandra Nardini – era una impegno che ci eravamo presi in questa legislatura perché crediamo fermamente che combattere e prevenire discriminazioni e disuguaglianze di genere, fino al drammatico fenomeno della violenza contro le donne, in tutte le forme in cui essa si manifesta, sia un preciso dovere delle istituzioni”. “Se vogliamo farlo concretamente – aggiunge – dobbiamo partire dall’educazione, dal rimuovere pregiudizi, destrutturare stereotipi e ruoli di genere. Dobbiamo, dunque, cambiare la cultura del nostro Paese, della nostra società, superando quel rapporto storicamente diseguale tra donne e uomini e sconfiggendo il patriarcato che, al netto di quello che alcuni dicono, esiste ancora, eccome”. Nardini in queste settimane ha incontrato tutte le amministrazioni provinciali e, insieme ai soggetti coinvolti nei progetti, ha ufficializzato l’avvio dei percorsi.

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