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Mar 4 Mar 2025
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ToscanaSanitàIn Toscana mancano 345 medici di famiglia

In Toscana mancano 345 medici di famiglia

La stima è stata fornita dalla Fondazione Gimbe. In media il numero assistiti è di 1380 per ciascun medico.

In Toscana,, tenendo  in considerazione il rapporto ottimale pari a 1 ogni 1.200 assistiti, stima che all’1 gennaio 2024,  mancano 345 medici di famiglia. I dati sono stimati dalla Fondazione Gimbe

Ancora in Toscana tra il 2019 e il 2023 i medici di base si sono ridotti del 11,5%: la media nazionale della riduzione è pari all’12,7%.

Sempre in Toscana il numero medio di assistiti per medico di medicina generale all’1 gennaio 2024 è pari a 1.380 (media nazionale 1.374) ma il massimale di 1.500 assistiti viene superato dal 49,4% del totale dei dottori di famiglia: la media nazionale è pari al 51,7%. E’ quanto si ricava dal rapporto della Fondazione Gimbe sui medici di medicina generale.

Gimbe rende noto che l’anno scorso i partecipanti al concorso nazionale per il corso di formazione specifica in medicina generale sono stati inferiori ai posti disponibili: -78 candidati (-39%) rispetto alle borse finanziate (media Italia -15%).

la fondazione stima che a livello nazionale mancano oltre 5.500 medici di medicina generale e sempre più cittadini faticano a trovare un medico di famiglia, soprattutto nelle grandi regioni. A fronte di migliaia di pensionamenti – 7.300 entro il 2027 – infatti  il numero di giovani medici che scelgono questa professione continua a diminuire. Lo indica il rapporto della Fondazione Gimbe. Dall’analisi emerge inoltre che nel 2024, in particolare, non sono state assegnate il 15% delle borse di studio per medici di famiglia, con punte di oltre il 40% in 6 regioni.

Il tutto mentre l’invecchiamento della popolazione aumenta i bisogni di assistenza: gli over 80 sono triplicati in 40 anni e più della metà sono affetti da due o più malattie croniche. Mentre “la politica – rileva la Fondazione Gimbe – propone la dipendenza dei medici di famiglia come soluzione senza alcuna valutazione d’impatto economico, contributivo, organizzativo e professionale”.

Il rapporto fotografa inoltre il calo dei medici di famiglia registrato dal 2019 al 2023: -39% per la Sardegna, -25,8% per la Puglia, -20,9% per la Calabria e -16,7% per l’Abruzzo. Solo la Provincia Autonoma di Bolzano registra un aumento, seppur contenuto (+1%). Lieve la diminuzione nelle Marche (-1,7%) e nella Provincia Autonoma di Trento (-3,3%) .

“L’allarme sulla carenza dei medici di famiglia riguarda ormai tutte le Regioni – osserva il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta – e affonda le radici in una programmazione inadeguata che non ha garantito il ricambio generazionale in relazione ai pensionamenti attesi. Negli ultimi anni poi la professione ha perso sempre più attrattività, rendendo oggi spesso difficile per i cittadini trovare un medico di medicina generale vicino a casa, con conseguenti disagi e rischi per la salute, soprattutto per anziani e persone fragili”.