Lun 23 Dic 2024
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ToscanaCronacaIncatenati contro taglio posti letto ospedale Volterra

Incatenati contro taglio posti letto ospedale Volterra

 Si terranno incatenati per due giorni davanti al Consiglio Regionale della Toscana Firenze.Questa la protesta che metteranno in atto i rappresentanti dell’associazione Sos Volterra i prossimi 25 e 26 febbraio per difendere l’ospedale di Volterra dal pericolo depotenziamento.

Sos Volterra denuncia, infatti, la sottoscrizione da parte dell’amministrazione comunale “del protocollo con Società della Salute e Asl che destina 8 posti letto dell’ospedale “riconvertiti, o rimodulati, in cure intermedie dedicato ai pazienti post acuti, alla riabilitazione e ai pazienti terminali”. Una decisione che porterebbe l’ospedale dagli attuali 54 a 46 posti letto. “In questo modo andiamo ben al di sotto dei 50 posti letto – dichiarano i rappresentanti di Sos Volterra – e questo ci declassa a ospedale di serie C, e non lo diciamo noi di Sos, ma le linee guida di emergenza urgenza 2019 sull’emergenza intraospedaliera con ovvie e drammatiche conseguenze in primis per il pronto soccorso”.
Le linee guida 2019 sull’emergenza intraospedaliera “descrivono, infatti, tre classi di Ospedali: quelli sopra i 500 posti letto, quelli fra 500 e 50 e quelli sotto i 50 posti letto, stabilendo per ciascuna di queste classificazioni, condizioni diverse di operatività”.
“Saremo là, incatenati – spiegano i soci di Sos Volterra – perché la politica ci ascolti. Facciamo appello a chi, speriamo numerosi, ci darà un sostegno morale con la propria presenza, anche se per soli pochi minuti. Nessuno ci dirà mai che vuol chiudere l’ospedale ma il rischio è che lo stesso si spenga pian piano, se non si investe da subito per garantire la massima operatività, evitando di lasciare da soli i professionisti e smettendo di operare tagli mascherati. Chiediamo quindi alla Regione Toscana, nel rispetto del protocollo dalla stessa approvato, che parla di potenziamento dell’Ospedale, di bloccare l’iter dei tagli, chiedendo un incontro urgente in Commissione sanità”.