Denunciati in quanto responsabili di aver appiccato il fuoco ed aver causato almeno sette incendi dolosi nel senese. Si tratta di tre ragazzi, tra cui un minorenne, fermati dai carabinieri in quanto ritenuto responsabili degli episodi avvenuti tra dicembre e febbraio scorsi in provincia di Siena.
Colpiti, riferisce una nota dell’Arma, attività commerciali a Rapolano Terme, un complesso scolastico di Asciano e, più volte, i locali di una ex discoteca nel comune di Castelnuovo Berardenga. Incendio doloso, danneggiamento a seguito di incendi e furto aggravato in concorso i reati ipotizzati. Nei confronti dei tre giovani, residenti tra le province di Siena e Arezzo, i carabinieri di Siena, coadiuvati da quelli di Asciano, hanno anche eseguito dei provvedimenti di perquisizione domiciliare e personale, emessi dalla Procura della Città del Palio e da quello presso il Tribunale dei minorenni di Firenze.
I provvedimenti, si spiega, sono scaturiti dagli esiti di una indagine, condotta dai militari della sezione operativa della compagnia carabinieri di Siena, “a seguito del clamore provocato dall’imperversare degli incendi dolosi nel territorio del versante est della provincia, che hanno destato forte preoccupazione nella cittadinanza locale”.
Gli accertamenti sono partiti da “importanti tracce rilevate durante i sopralluoghi effettuati” dai carabinieri di Asciano e di Rapolano Terme, intervenuti per primi sui luoghi degli incendi ritenuti poi dolosi in conseguenza degli allarmi arrivati al 112. “La raccolta di diversi elementi sulla scena del crimine – si spiega ancora -, il ‘modus operandi’ ricorrente usato dai rei, l’esito di un esame meticoloso dei sistemi di sorveglianza cittadini e provinciali, ha permesso agli investigatori dei carabinieri di ipotizzare una mano comune dietro ai numerosi eventi”, portandoli poi a indentificare nei tre giovani i presunti responsabili.
