Firenze, si amplia sempre più il fronte circoscritto dell’incendio della Versilia, che lunedì sera si é sviluppato sulle colline di Massarosa e Camaiore. Come riferito dai tecnici nel pomeriggio, è in contenimento al 90%.
Sul restante 10% dell’incendio della Versilia “ci sono ancora, purtroppo, fiamme attive e riprese: soprattutto sulla linea Montigiano e Fibbialla”, il primo frazione di Massarosa, il secondo di Camaiore, “dove tuttora i residenti non possono tornare a casa”. Lo rende noto giovedì in serata la Regione Toscana che ha ridotto l’ultima stima della superficie bruciata da quando lunedì scorso il rogo si è sviluppato: è di circa 800 ettari.
Quanto agli sfollati, indicati in oltre 1000 oggi dalla Protezione civile regionale, sono sempre “tantissimi”. “Siamo riusciti a contenere e circoscrivere il fronte. Ma il pericolo non è passato – avverte lo stesso governatore Eugenio Giani -. Basta infatti che i venti si muovano e il fuoco può riprendere”.
“Le prossime ore saranno fondamentali per valutare l’evoluzione dell’emergenza – aggiunge l’assessora alla protezione civile, Monia Monni -. La notte scorsa ha presentato minori criticità per la presenza di meno vento. Tuttavia riusciamo a contenere e spegnere l’incendio principalmente grazie ad elicotteri e canadair e per questo, stamani, abbiamo ribadito al dipartimento della Protezione civile nazionale che è necessario che i mezzi aerei restino in azione”.
Nel pomeriggio di giovedì hanno continuato a operare 2 canadair e 2 elicotteri regionali, assieme a numerose squadre a terra. Ma una volta spento l’incendio, serviranno diversi giorni di bonifica. Intanto la procura di Lucca ha aperto un fascicolo sull’incendio e disposto accertamenti incaricando i carabinieri forestali – arrivato da Roma anche personale del Niab – per verificare l’origine del grande rogo.
Dalla Regione si spiega inoltre che se è in contenimento il rogo di Vecchiano in provincia di Pisa, nuovi roghi si sono sviluppati in Toscana. Quattro quelli dove sono intervenuti gli elicotteri regionali: a Borgo a Mozzano in provincia di Lucca, a Roccastrada nel Grossetano, a Certaldo nel Fiorentino e a Terranova Bracciolini nell’Aretino.
Venerdì mattina ci sarà un ulteriore tavolo tecnico per valutare le zone di Pieve a Elici, Miglianello, Luciano mentre per il pomeriggio prevista infine riunione per valutare Gualdo, Montigiano, Valpromaro, Fibbialla e Piazzano, frazione di Lucca. “La situazione incendio sul territorio di Camaiore rimane stazionaria e pare non sia destinata ad un improvviso peggioramento – si legge in serata sul profilo Fb del Comune di Camaiore -. Nell’ultimo tavolo operativo, il sindaco Marcello Pierucci ha avanzato la proposta di revocare l’ordinanza di evacuazione su Valpromaro, in quanto le fiamme sembrano non minacciare più il paese e il pericolo sull’area parrebbe rientrata.
I vigili del fuoco hanno invece preferito mantenere un atteggiamento più prudenziale, lasciando attiva tale misura. Su Fibbialla, invece, le condizioni non consentono ancora la revoca dell’ordinanza di evacuazione. In questa zona del nostro territorio il rischio rimane più elevato, non consentendo neppure il ripristino dell’energia elettrica. Eventuali decisioni sono rinviate al nuovo tavolo operativo convocato domani alle ore 14”.
Sul rogo è nuovamente intervenuta anche la vicepresidente ed assessora all’agricoltura e alle foreste Stefania Saccardi: “In questi momenti – ha detto – il primo pensiero va alla popolazione colpita, a chi ha perso la casa e alle amministrazioni comunali che stanno affrontando questa emergenza”.
“E’ davanti agli occhi di tutti – ha poi commentato – il livello di pericolosità cui possono arrivare ormai gli incendi, dove insieme a comportamenti spesso colposi, se non, peggio, dolosi, pesano sempre di più l’avanzare della vegetazione abbandonata e soprattutto gli effetti dei cambiamenti climatici. La Regione sta lavorando per una forte politica di prevenzione che, per quanto riguarda il mio assessorato, punta alla manutenzione articolata del bosco e quindi alla messa in atto di una serie di interventi di prevenzione che consentano sia di valorizzarlo sia di metterlo al sicuro da eventi catastrofici come quello che si è abbattuto su Massarosa. Un programma che stiamo mettendo a punto perché la foresta diventi risorsa strategica a tutti gli effetti e non possibile fonte di pericolo”.