“Circa 150 ettari di piante sono andati in fumo sul versante che va da Caprona a Cascina, in particolare nelle località di Crespignano, Noce e Lugnano”. Così, in una nota, Alessandro Stassano, presidente di Confagricoltura Pisa secondo cui “ci sarà un perdita di circa 900 quintali di olio”.
“Una perdita notevole, che si ripercuoterà a lungo sui produttori della zona, soprattutto sulle realtà più piccole e meno strutturate – ha ripreso il numero uno dell’associazione degli agricoltori -. Considerando che ogni ettaro produce circa 25 quintali di olive per una resa di olio intorno ai sei quintali, si capisce che l’impatto economico di questo incendio sarà importante con la perdita di circa 900 quintali di olio”.
“Il danno ambientale è ingente se pensiamo ai più di mille ettari di bosco che sono andati distrutti, oltre agli oliveti, ai campi di seminativo, ai castagneti, senza dimenticare che le fiamme hanno lambito anche alcuni agriturismi”, evidenzia Francesco Miari Fulcis, presidente di Confagricoltura Toscana. “È ancora presto per stilare un bilancio definitivo in quanto il danno di ripercuoterà per lungo tempo. La nostra associazione si è già messa in moto per sostenere e aiutare i produttori a far ripartire le loro attività agricole”.