Secondo la Protezione civile non c’erano le condizioni per dichiarare lo stato d’emergenza chiesto dalla Regione Toscana per l’incendio che lo scorso settembre ha interessato il Monte Serra e i comuni pisani di Calci e Vicopisano
Non c’erano le condizioni per dichiarare lo stato d’emergenza chiesto dalla Regione Toscana per l’incendio che lo scorso settembre ha interessato il Monte Serra e i comuni pisani di Calci e Vicopisano perchĂ© “gli eventi di settembre, pur avendo interessato una vasta superficie boschiva, non hanno coinvolto in modo significativo le strutture e le infrastrutture presenti nell’area percorsa dal fuoco, che ha solo lambito i principali centri abitati”.
Lo spiega in una nota il Dipartimento della Protezione civile, aggiungendo che “alla luce del quadro rappresentato dall’amministrazione regionale, si è ritenuto che le capacitĂ operative e finanziarie degli enti competenti in via ordinaria fossero adeguate a fronteggiare la situazione di emergenza e non si sono pertanto ravvisate condizioni tali da giustificare l’adozione di misure straordinarie”.
Il Dipartimento ricorda che l’adozione della dichiarazione di stato d’emergenza è disciplinata dalla direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 ottobre 2012, che pone tra le condizioni “principali” “da un lato l’impatto della situazione d’emergenza riguardo alla collettivitĂ , all’ambiente, alla normale convivenza sociale e all’assetto economico del territorio e, dall’altro lato, le difficoltĂ delle amministrazioni ordinariamente competenti a farvi fronte”.
E fa presente che “rispetto ad analoghe situazioni di danno ambientale e forestale causate da incendi boschivi verificatisi lo scorso anno, anche di maggiore gravitĂ , il Dipartimento della Protezione Civile, in mancanza di sostanziale attivitĂ di assistenza alla popolazione e di interventi di somma urgenza, ha espresso parere negativo sulle richieste pervenute dalle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Marche, Sicilia e dalla stessa Regione Toscana”