I consiglieri regionali di Sì Toscana a sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti commentano l’inchiesta che ha portato in manette 19 persone a Pistoia.
“E’ una vergogna che liberi professionisti e addirittura impiegati di un Comune e di una prefettura speculino sulla pelle dei migranti. Da anni è impossibile entrare in Italia in maniera regolare e i ricongiungimenti familiari, che dovrebbero essere un provvedimento di semplice buon senso, sono ostacolati dalla burocrazia e dai costi esorbitanti”.
“In queste condizioni unica via è diventata la richiesta di asilo, con requisiti ristrettissimi per essere accettata”. Lo affermano i consiglieri regionali di Sì Toscana a sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti, commentando l’inchiesta che ha portato a 19 arresti a Pistoia.
“Servirebbe una revisione completa delle leggi e delle norme che regolano gli ingressi nel nostro Paese – aggiungono in una nota -, perchè si è creato un sistema nel quale non solo è facilissimo ritrovarsi clandestini ma che persino favorisce autentiche reti criminali che con la connivenza delle istituzioni speculano su chi chiede solamente di poter lavorare o avere moglie o figli al seguito”.
Per Fattori e Sarti, “la disinvoltura con cui si falsificano permessi Inail e Inps fa riflettere amaramente anche sul rapporto tra legalità e sicurezza nei luoghi di lavoro”.