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Inchiesta Open: Renzi, oggi denuncio. Certo di solerzia Pm 

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“Oggi presenterò due denunce penali e due azioni civili. Lo farò volutamente a Firenze e sono certo che i magistrati di questa città saranno solerti nel difendere il mio diritto alla giustizia”. Lo ha annunciato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital. “Auguro buon lavoro ai magistrati”, ha quindi aggiunto riferendosi all’inchiesta aperta sulla sua fondazione, “ma colpisce che chi ha fatto versamenti regolari e trasparenti venga svegliato con perquisizioni all’alba con 300 agenti. Se magistrati hanno scelto di procedere così avranno le loro ragioni…”.

“Io non ho mai parlato di complotto”, “non ho niente da nascondere”, “ma sommessamente faccio notare che qualcosa non torna: è evidente, e lancio un appello da questa radio, che il messaggio alle aziende è: ‘non finanziate Italia Viva’ se non volete passare guai”. Lo ha detto a Radio Capital l’ex premier Matteo Renzi tornando sulla vicenda dell’inchiesta sulla Fondazione Open. Renzi spiega che quando si indaga “significa che ti entrano in azienda, ti portano via i computer, i tablet, i telefonini e che ti bloccano e devi spiegare ai clienti che sei fermo perchè hai dato soldi regolari. Un messaggio che quindi dice: se dai soldi a Renzi ti perquisiscono”. Renzi ha quindi ribadito di non aver nulla “da nascondere. Ma non vi sembra curioso – ha aggiunto – che uno possa ricevere ‘avvertimenti’ di questo genere?”.
“Ho criticato l’invasione di campo di due magistrati nella sfera politica e la risposta è la diffusione di miei documenti privati personali. Brivido!”. Cosi Matteo Renzi su Fb.”Tuttavia non ho segreti. La mia casa, le mie auto, la mia vespa: tutto è perfettamente regolare – scrive il leader di Italia Viva -. Quando ho avuto un prestito, l’ho fatto con una scrittura privata e l’ho onorato restituendolo in cinque mesi. Guadagno molto bene, non ho niente da nascondere. Ma non vi sembra curioso che uno possa ricevere “avvertimenti” di questo genere?”.
“Noi aspettiamo i processi perché siamo garantisti. Dispiace però che si facciano perquisizioni all’alba a chi non c’entra niente, e che non è nemmeno indagato. Io non ho niente da nascondere, ma faccio notare che c’è qualcosa che non torna. Non credo che ci sia un tentativo di sabotaggio in corso” nei confronti di Italia Viva, ma il processo “non va fatto sui social”. Lo ha detto Matteo Renzi, tornando sul caso dell’inchiesta sulla Fondazione Open a Circo Massimo su Radio Capital.
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