Tra le assoluzioni, per non aver commesso il fatto, anche quella di Paolo Becattini, ex ispettore della municipale attualmente responsabile della segretaria del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e all’epoca dei fatti contestati capo di gabinetto del presidente del Consiglio regionale
Cinque condanne e cinque assoluzioni sono state chieste dal pubblico ministero Franco
Massimo Bonfiglio nel processo con rito abbreviato nato dall’inchiesta sui parcheggiatori abusivi e su presunte cancellazioni irregolari di multe, che ha portato tra l’altro
all’arresto di un ispettore della polizia municipale e di un funzionario della Sas, la società interamente partecipata dal Comune incaricata della gestione del controllo della sosta a
pagamento.
Le posizioni di altri due imputati, tra cui quella dell’ispettore della municipale, saranno discusse dal pubblico ministero nel corso della prossima udienza.
La pena più alta, 3 anni e 2 mesi di reclusione, è stata chiesta per il funzionario della Sas Nicola Raimondo, finito in manette nel corso dell’inchiesta, accusato di abuso d’ufficio e
corruzione. Sempre per Raimondo è stata chiesta l’assoluzione dai reati di traffico di influenze e corruzione elettorale.
Tra le richieste di assoluzioni, per non aver commesso il fatto, anche quella di Paolo Becattini, ex ispettore della municipale attualmente responsabile della segretaria del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e all’epoca dei fatti contestati capo di gabinetto del presidente del Consiglio regionale, indagato per un caso di presunto abuso d’ufficio.