Sab 2 Nov 2024
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ToscanaCronacaInclusione, ok Toscana a formazione detenuti di Pianosa e Gorgona

Inclusione, ok Toscana a formazione detenuti di Pianosa e Gorgona

Favorire la formazione e l’inserimento lavorativo dei detenuti di Pianosa e della Gorgona, dove sono localizzate due delle cinque colonie agricole penali presenti in Italia, affinchĂ© una volta usciti dal carcere possano avere piĂą possibilitĂ  di integrarsi nella societĂ . E’ questo l’obiettivo di un progetto del ministero di Grazia e giustizia, di cui è stata individuata come beneficiaria anche la Regione Toscana insieme a Puglia, Abruzzo e Sardegna.

Il progetto, a cui la Giunta regionale ha aderito nella sua ultima seduta su proposta dell’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco, vede la Toscana poter disporre di un budget complessivo di 1.300.000 euro; risorse che provengono dal Programma operativo nazionale (Pon) inclusione. In particolare il progetto della Regione Toscana intende creare un sistema integrato ed innovativo nel quale i detenuti possano imparare un mestiere ma che contestualmente promuova lo sviluppo di attivitĂ  economiche, come produzioni agricole, compatibili ai territori di Pianosa e Gorgona, e tese alla tutela del loro habitat.

Recenti studi dimostrano infatti, in modo inequivocabile, che il tasso di recidiva dei soggetti che hanno avuto opportunitĂ  di svolgere attivitĂ  formative e lavorative durante il periodo di esecuzione della pena, è molto inferiore rispetto agli altri: ciò è determinato, prevalentemente, dal reinserimento nel tessuto produttivo conseguente all’acquisizione di professionalitĂ  richieste dal mercato del lavoro.

Il progetto avvierĂ  quindi un’azione di potenziamento delle competenze dei detenuti, attraverso attivitĂ  formativa in aula e sul campo e attraverso una serie di azioni pilota, che prevederanno l’inserimento lavorativo in aziende del settore agricolo e il supporto a percorsi di autoimprenditorialitĂ .

“E’ importante – sottolinea Grieco – che ai detenuti venga offerta, giĂ  negli istituti penitenziari, la possibilitĂ  di professionalizzarsi, imparare un mestiere e potersi creare un’opportunitĂ  di reinserimento lavorativo e sociale. Il lavoro è uno strumento fondamentale per la tutela della dignitĂ  umana e di ‘reinserimento sociale’ e si inserisce nel concetto piĂą ampio di funzione rieducativa della pena”.

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