Infanzia: la Rsu del Comune di Firenze ha proclamato lo stato di agitazione del personale dei servizi all’infanzia di Palazzo Vecchio. (AUDIO)
Le motivazioni, si legge in una nota della Cgil, “sono riconducibili all’interruzione dell’erogazione di un importante indennità senza garanzie su come verrà erogata in futuro, ma anche alle tante problematiche organizzative di cui la Rsu sollecita da tempo al Comune il confronto e la risoluzione senza avere risposta”.
Tra gli esempi “la carenza di sostituzione di personale, l’aumento dei carichi di lavoro amministrativo, la mancanza di coordinatori pedagogici, l’incomprensibile organizzazione dell’orario di lavoro dei cuochi e la mancata valorizzazione della loro professionalità, la mancanza degli arredi esterni per la outdoor education e la carenza di strumentazione tecnologica nei nidi e nelle scuole”.
“Ma il privato non sta certo meglio, nella scuola dell’infanzia comunale appaltata abbiamo inviato una richiesta urgente di incontro alle cooperative e all’assessore Funaro – ha detto Jacopo Geirola di Fp Cgil Firenze -. Assistiamo infatti ogni anno alla fuga delle insegnanti di cooperativa delle scuole comunali verso la precarietà della scuola statale rinunciando a un contratto a tempo indeterminato. Chiediamo al Comune le risorse per permettere alle lavoratrici di cooperativa le medesime condizioni retributive delle colleghe del comune con cui ogni giorno lavorano nelle scuole dell’infanzia comunali”.
Nei nidi comunali “abbiamo chiesto da tempo il corretto inquadramento contrattuale degli educatori”. La prossima settimana, conclude Geirola, “avvieremo una campagna di assemblee per decidere quale iniziative di protesta mettere in campo”.