La donna lavorava a Prato come infermiera ed era volontaria della Misericordia di Pistoia, è morta ieri sera intorno alle 22. Il bambino è stato fatto nasce col cesareo, è grave e si trova ricoverato al Meyer
Trasporta d’urgenza all’ospedale San Jacopo di Pistoia a causa di un malore: è morta così una donna di 37 anni, di professione infermiera, incinta di otto mesi. I medici hanno provato a rianimarla a lungo per permettere anche la nascita del piccolo attraverso un parto cesareo, ma senza riuscirci.
“Un evento gravissimo, doloroso e improvviso di fronte al quale tutte le strutture operative, territoriali ed ospedaliere, sono state allertate e si sono prodigate per salvare la vita alla giovane paziente e al suo bambino. Nonostante gli interventi in emergenza e urgenza la giovane è deceduta e il suo piccolo è ricoverato in prognosi riservata al Meyer“. Cosi’, in una nota, l’Azienda Usl Toscana centro e i sanitari dell’ospedale San Jacopo che esprimono “sentito cordoglio e vicinanza” ai familiari della 37enne.
 La 37enne, che svolgeva la professione di infermiera a Prato ed era volontaria della Misericordia di Pistoia, è morta ieri sera intorno alle 22.
“Ci stringiamo con forza al compagno e ai familiari di Laura per questa enorme tragedia” questo quanto dichiara in una nota, David Nucci, presidente dell’Ordine degli infermieri interprovinciale di Firenze e Pistoia. Laura, infermiera del 2021, aveva lavorato, si spiega ancora nella nota, per lo Studio Auxilium Stp nel carcere della Dogaia, con passione e professionalitĂ . Al momento era in maternitĂ , essendo all’ottavo mese di gravidanza, ed era in graduatoria nel concorso pubblico per l’assunzione come infermiera da parte della Ssn.
“Una vita spezzata in maniera drammatica. Un fiore reciso. Una ragazza che aveva davanti una vita brillante, piena di gioia e di entusiasmo”. Mariaflora Succu, direttore operativo di Auxilium Stp, ricorda così l’infermiera di 37 anni scomparsa nella notte appena passata.”Prima della maternitĂ , Laura lavorava con noi presso la casa circondariale La Dogaia – prosegue Mariaflora Succu – e aveva mostrato fin da subito un grande entusiasmo per la professione infermieristica, anche in un contesto così particolare. Lo stesso entusiasmo contagioso che portava con sĂ© in ogni cosa che faceva. Poi la gioia infinita della maternitĂ e il sogno di rientrare nella graduatoria del concorso Asl per tornare laddove era nata la grande passione per il suo lavoro. Il suo sorriso mancherĂ a tutti, ci stringiamo ai suoi cari in questo momento di immenso dolore”.